Ma, attenzione, spesso si dà libero sfogo ad arte alla saga dell'occulto, al mistero, per depistare contando sul fatto che dopo il secolo dei lumi certe induzioni sfiorano il ridicolo e , dunque, il messaggio ad esse connesso si squalifichi da sé. Un esempio ce lo ha fornito la trasmissione Voyager, su Rai 2, qualche tempo fa, nel tentativo fin troppo evidente di screditare argomentazioni, per così dire, negative nei riguardi del premier Monti, portato al soglio di Palazzo Chigi da entità e agende non ben chiarite, riassunte dall'etichetta "governo del Presidente", essendo stato il Quirinale l'artefice palese della svolta costituzionale forzata dal Palazzo.
A Giulio Andreotti, che indubbiamente di cose di stato e di quinte di palcoscenico ne sapeva e ne sa, viene attribuita questa frase: "A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina". Ed è forse per questo che la trasmissione di Rai 2 costruisce la gag iperbolizzando la verità, se per verità si intende la realtà delle cose. Il canale Rai, basta ascoltare un Tg per convincersi, è stato, è, e sarà, se il buongiorno si vede dal mattino, in questa campagna elettorale un sostenitore del Professore. E, dunque, perché non aiutarlo ridicolizzando persone piene di cattiveria ed invidia che, richiamando alla bisogna il titolo d'un famoso film, lo chiamano Trinità: Goldman Sachs, Trilateral, Bilderberg.
C'è un altro sostenitore televisivo di Monti, LA7, se non altro per certe frequentazioni comuni di giornalisti e dirigenti. Sul marchio della rete televisiva, che sostituì quello TMC di Tele Monte Carlo, quando nell'estate del 2000 venne venduta (e con essa anche TMC 2 - Videomusic) da Vittorio Cecchi Gori alla Seat Pagine Gialle del Gruppo Telecom Italia, guidato all'epoca da Roberto Colaninno e Lorenzo Pellicioli, curiose considerazioni sono pubblicate sul sito Menphis75,com.
Scrive il curatore del sito: "Qualche giorno fa, guardando un programma sulla rete televisiva La7 mi sono reso conto di una singolare caratteristica geometrica del logo. Il numero "7", in particolare, è stato realizzato mediante la giustapposizione di due segmenti di uguale lunghezza, formanti tra loro un angolo di 60°, proprio come avviene in un triangolo equilatero, ovvero nel simbolo della Stella di Davide". Detto fatta la verifica, come appare dalla fotografia riportata sotto.
Colta la curiosità, scatta la reazione con una ricerca di altre coincidenze occulte. Si legge ancora nel sito: «Non solo l'ipotesi della Stella di Davide era giusta, ma effettuando questa sovrapposizione, anche le lettere che compongono la scritta "LA" formano una serie di altri simboli interni: una seconda stella più interna, un cerchio interno e, quasi, una serie di spirali... Qualche sensazione di deja-vu? Le anomalie non si fermano certo qui. Nel numero scorso è stato detto che la numerologia massonica si basa principalmente su quattro numeri: 3, 7, 11 e 13, che in questo logo si ritrovano tutti. Come? Semplice:
3 è il numero di simboli che compongono il nome: "L" + "A" + "7";
7 è citato esplicitamente nel nome;
11 si ottiene considerando che, nell'alfabeto latino (ovvero in quello italiano - occidentale - puro di 21 lettere, senza aggiunta delle cinque straniere), "L" ed "A" occupano, rispettivamente, il 10° ed il 1° posto: 10 + 1 = 11;
13 si ottiene considerando che invece, nell'alfabeto internazionale di 26 lettere, "L" diventa la 12° ed "A" è sempre la prima: 12 + 1 = 13. Non solo: considerando che la nota "LA" occupa nel pentagramma il 6° posto, allora si può leggere anche "LA" + "7" = 6 + 7 = 13!».
Che dire... Certo, osservazione, fantasia, analogia e logica quando ci si mettono non le ferma nessuno. Tutto questo, per inferire che LA7 sia una tv massonica? Forse sì, forse no. Restate connessi, in un prossimo post vi svelerò sulla questione un'altra più eloquente formidabile coincidenza.
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