venerdì 4 gennaio 2013

Ancora vittime in Siria

Un'autobomba ha fatto in Siria almeno nove morti ad una stazione di rifornimento nella capitale del paese, Damasco. Secondo la BBC l'autobomba è esplosa mentre molte persone erano in fila per rifornirsi di carburante, stante il costante razionamento in atto nel paese.
Martedì un'altra pompa di benzina era stata bombardata dall'aviazione siriana sempre a Damasco uccidendo decine di persone. Sempre in un sobborgo di Damasco è stato ferito con un colpo d'arma da fuoco il corrispondente del canale satellitare russo in lingua araba Rusiya Al-Yaum, Kamil Sakr. Secondo i dati pubblicati dalle Nazioni Unite mercoledì nella guerra civile siriana, che dura dal marzo 2011, sono state uccise in Siria 60.000 persone.
La Russia è stata oggetto di pesanti critiche internazionali per il suo rifiuto a sostenere le sanzioni delle Nazioni Unite contro la Siria, suo ultimo alleato nel mondo arabo, perché esse risulterebbero pregiudizialmente pro ribelli. Mosca, però, ha negato di sostenere Assad ed esprime la sua preoccupazione che una uscita di scena forzata del presidente siriano peggiorerebbe soltanto il conflitto.

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