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mercoledì 27 febbraio 2013

Politiche 2013 e sondaggi elettorali errati. Paolo Natale

Dino Marafioti ha intervistato, per Radio Radicale, Paolo Natale sulla questione dei sondaggi elettorali errati. Paolo Natale è professore associato di Metodologia della Ricerca Sociale all'Università degli Studi di Milano.

Un'analisi del voto delle politiche 2013

Il dopo politiche 2013, è il tempo delle analisi del voto. Dino Marafioti ha intervistato oggi per Radio Radicale Luigi Crespi. Da Crespi, che è sondaggista, direttore di Crespi Ricerche, viene esposta un'analisi del voto di domenica e lunedì certamente non accomodante ed impietosa nei riguardi dei partiti che escono, con l'eccezione del Movimento 5 Stelle, tutti, per un verso o per l'altro sconfitti, in particolare il Partito democratico ed il suo segretario Pierluigi Bersani, divenuto la parodia di Crozza.

sabato 23 febbraio 2013

I pareri della gente sulle dimissioni del Papa e le elezioni

Davide Rocco ha realizzato per le vie di Roma l'11 febbraio scorso per Radio Radicale una serie di interviste raccolte per strada dai passanti disponibili ad esprimersi su due temi d'attualità: l'abdicazione di Papa Benedetto XVI e le elezioni politiche che si svolgeranno domenica e lunedì. Una registrazione audio di per sé interessante sulle opinioni della gente comune, ancora di più se ascoltata dieci giorni dopo, concitatissimi e quotidianamente ricchi di avvenimenti sia per quanto riguarda l'ambito vaticano, sia per la situazione politica divenuta estremamente incerta, al punto che è difficilissimo azzardare un risultato certo.

domenica 17 febbraio 2013

Intervista a Luigi Crespi sui sondaggi elettorali

Nell'ultimo giorno utile per la pubblicazione di sondaggi, l'8 febbraio, Dino Marafioti ha intervistato per Radio Radicale Luigi Crespi. Luigi Crespi è sondaggista, direttore di Crespi Ricerche. L'intervista riguarda i vari aspetti dei sondaggi elettorali e su come interpretarli.

La metodologia dei sondaggi elettorali

Dino Marafioti ha intervistato il 31 gennaio scorso per Radio Radicale Diego Martone sulla metodologia dei sondaggi elettorali. Diego Martone è docente di e-research presso l'Università degli Studi di Trieste, esperto di ricerche di marketing, e presidente di Demia.

I sondaggi elettorali influenzano l'elettorato?

Ancora sui sondaggi e sulle loro metodologie. L'8 febbraio, ultimo giorno in cui era possibile diffonderli, Dino Marafioti ha intervistato per Radio Radicale Maurizio Pessato, vicepresidente della SWG di Trieste. Si parla anche dell'app sui sondaggi pensata dalla Swg, dapprima autorizzata, poi bloccata.

venerdì 8 febbraio 2013

Media settimanale dei sondaggi di SkyTG24-Tecnè

La media settimanale dei sondaggi effettuati da Tecnè per conto di Sky TG24 dà questi risultati: nella settimana dal 2 al 7 febbraio, calano il Pd (-0,7%), Sel (-0,1%), Udc (-0,4%) e Scelta Civica (Monti) (-0,6%). Salgono il Pdl (+1,1%), il Movimento 5 Stelle (+0,8%), la Lega Nord (+0,2%), Rivoluzione Civile (+0,3%).  Le rilevazioni di voto danno il Pd sotto quota 30%, Pdl sopra il 20%, M5S al 16,3%.



giovedì 7 febbraio 2013

In Lombardia si gioca il futuro governo

Il quotidiano sondaggio di Sky TG24 conferma che la Regione Lombardia è decisiva per l'esito del voto. L'inciucio Bersani-Monti trova nei numeri della ricerca demoscopica il suo fondamento. Per vincere, il partito delle tasse ad oltranza deve concretarsi nell'unione "carnale" delle due anime: il Pd che guarda a Casini piuttosto che a Vendola e il trio Monti Casini Fini. Secondo la fotografia su base regionale per Palazzo Madama, la Regione che assegna 49 senatori vede centrosinistra e centrodestra pari al 31,7%. E in Piemonte, Friuli e Campania la distanza tra i due schieramenti è inferiore al 3%. A livello nazionale la distanza centrosinistra-centrodestra si riduce a 3,6 punti.

mercoledì 6 febbraio 2013

Sondaggio SkyTG24-Tecnè: Cala ancora il Pd

L'odierno sondaggio SkyTG24-Tecnè. Cala il Pd, cresce il M5S: i democratici scendono al 28,9%, il Movimento 5 Stelle tocca il 16,3%, stabile il Pdl al 20,7%. Intanto, diminuisce il divario tra centrosinistra e centrodestra, ora al 3,7%. -0,1% per il candidato del PD Pier Luigi Bersani.

martedì 5 febbraio 2013

Le intenzioni di voto al 4 febbraio per Sky-Tecnè

Il sondaggio SkyTG24-Tecnè, pubblicato oggi, evidenzia questo dato: Pd al 29,2%, Pdl al 20,7%, in calo il partito di centrosinistra (-0,3%), cresce quello di centrodestra (+0,3%). M5S al 16,1%, Scelta Civica Monti all'8,7%, Lega Nord al 5,8%, Rivoluzione civile al 4,9%, Sel al 3,5%, Udc al 3,4%. Nei dati Tecnè, sono in calo Pier Luigi Bersani (-0,9%) e Mario Monti (-0,2%), e in salita per Silvio Berlusconi (+0,2%), Beppe Grillo (+0,2%) e Antonio Ingroia (+0,1%).

lunedì 4 febbraio 2013

Secondo Sky il Pdl e M5S in crescita. Cala il Pd

L'ultimo sondaggio di Sky TG24 sulle intenzioni di voto per le politiche. I democratici perdono un punto e scendono al 29,5%. Il Popolo delle libertà (+0,6%) sale al 20,4%. Stabile Scelta Civica (al 9%). Le ultime rilevazioni non tengono conto dell'annuncio sull'Imu di Berlusconi.

Intenzioni di voto per le regionali lombarde

L'ultimo sondaggio disponibile sul sito del Ministero riguardante le elezioni regionali lombarde 2013, è quello realizzato da OmniMilano il 29 gennaio scorso e pubblicato il giorno successivo, 30 gennaio. La domanda posta al campione era: se si votasse oggi per le elezioni regionali, per quale candidato presidente voterebbe? e per quale partito. La tabella riportata sotto mostra il risultato.

venerdì 1 febbraio 2013

Nel gradimento Berlusconi sorpassa Bersani


Riporto la tabella pubblicata oggi su Il Giornale che mostra le ultime rilevazioni sulle preferenze dell'elettorato. La forbice tra centrosinistra e centrodestra è sempre più stretta, la partita è tuttora aperta e potrebbe trasformarsi in realtà il sorpasso. Poi, naturalmente, le urne saranno altra cosa, non tendenze ma la verità vera.

A due punti e rotti dal Pd

"Io sono anche un po' strega, c'ho sempre azzeccato..io dentro di me sento che vinceremo" Silvio Berlusconi, alla presentazione dei candidati PdL del Lazio, diffonde i dati del suo ultimo sondaggio: "Eurimedia ci dà a 2,6 punti di meno dalla sinistra, immagino che nelle tre settimane che ci separano dal giorno del voto, noi sapremo recuperare questo 2,6% e arrivare al sorpasso, per quel che mi riguarda ho già acceso la freccia". Poi Berlusconi ripercorre i "giorni dolorosi" che lo hanno portato a lasciare Palazzo Chigi: "Una menzogna assoluta che dice che quando noi abbiamo lasciato l'undici novembre del duemilaundici l'Italia era ad un passo dal burrone, l'Italia stava andando in una maniera assolutamente tranquilla" e ripete la sua ricetta: "Per andare verso il benessere, verso la piena occupazione uno Stato deve applicare la sempre verde tecnica, ricetta del benessere ed il quoziente del benessere recita così: meno tasse, meno tasse, meno tasse". Poi attacca gli avversari: "Una cosa che ci differenzia assolutamente da loro [la sinistra] che loro sono sempre incazzati, noi invece siamo ironici, allegri. Noi non siamo riusciti a capire qual è la linea con cui Bersani pensa di vincere, Monti l'abbiamo capito perché lascia che noi diciamo una cosa, subito dopo la dice quasi uguale. Noi lo sappiamo cosa bisogna fare per invertire la situazione, ma purtroppo non lo sanno lor signori: non lo sa Monti, Casini e Fini non sanno questo e tutto il resto". Poi su Vendola: "Bersani che ha come suggeritore Vendola che ci vorrebbe mandare tutti a vivere all'inferno, noi siamo più buoni e vorremmo che Vendola andasse a vivere in paradiso... ma in quale paradiso? beh quello comunista del Nord Corea, così impara quello che non ha ancora impararato". E su Mario Monti: "Reagite con durezza quando sentite qualcuno che dice abbiamo guadagnato con Monti in credibilità internazionale, negatelo perché vi assicuro che la realtà è ben diversa: Monti è sentito come un burocrate passeggero che non ha vinto nessuna elezione e che se ne andrà presto a casa".

martedì 29 gennaio 2013

Il Pdl ha carne dura per i dentini di Bersani

  Angelino Alfano a Omnibus su La 7 replicando a Bersani, che ha minacciato di sbranare chi vuole utilizzare lo scandalo Mps per attaccare il Pd, ha detto: "Bersani stia attento ai suoi dentini perché abbiamo carne dura". Secondo il segretario del Pdl la vicenda Mps sta penalizzando il Pd. "A poche settimane dal voto - ha aggiunto Alfano - la nostra coalizione è a meno di 3 punti sotto, quindi ha un leggerissimo svantaggio che pensiamo di colmare: siamo in partita".

lunedì 28 gennaio 2013

Un Maroni deciso e sicuro risponde ai giornalisti

Nell servizio del Tg Nord di TelePadania Roberto Maroni risponde alle domande dei giornalisti alla Fiera di Rho. Una intervista incentrata sulla Banca Monte dei Paschi di Siena, ma anche sulla necessità di una commissione d'inchiesta sui motivi che hanno portato le banche a non concedere più prestiti negli ultimi due anni pur ricevendo finanziamenti per questo scopo e sulle attività di tutte le fondazioni bancarie. Non mancano precise dichiarazioni che riguardano i rapporti della Lega con gli altri principali partiti in corsa per le politiche e la sottolineatura che l'interesse primario della Lega è la Lombardia e la costituzione assieme a Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia della prima macroregione europea. Una intervista dai toni decisi e sicuri, da ascoltare.

venerdì 25 gennaio 2013

Silvio, il miracolo della rimonta

"In poche settimane abbiamo fatto accadere un miracolo recuperando circa 10 punti. Margine inesistente al senato e inferiore di 5 punti alla Camera". Lo ha detto il leader del Pdl Silvio Berlusconi parlando degli ultimi sondaggi elettorale in una intervitsa su Canale 5 a Maurizio Belpietro durante la Telefonata.


"Abbiamo tutte le carte per vincere". Silvio Berlusconi lo ha ribadito, dal teatro Capranica di Roma, al popolo del Pdl, accorso alla kermesse per la presentazione dei candidati alle politiche del centrodestra. (Fonte: TMNews)

martedì 22 gennaio 2013

L'affair Palazzo Madama

Il quotidiano Libero pubblica oggi una tabella che riassume la situazione secondo i sondaggi circa il voto al Senato nelle cinque Regioni chiave: Lombardia, Veneto, Campania, Puglia e Sicilia. Il centrodestra è dato davanti in tre delle cinque Regioni. Nella rassegna stampa l'articolo che accompagnava la tabella e la tabella stessa in formato pdf.


venerdì 18 gennaio 2013

Perché Grillo non va in televisione?

La clip, a cura di  Piero Ricca e Niccolò Brindasso, mostra alcune opinioni espresse dalla gente comune sui motivi per i quali il leader del Movimento 5 Stelle non fa la fila, come tutti gli altri politici, per andare in televisione. I motivi sono noti: dalla critica al sistema dei media alla volontà di non mescolarsi con la Casta. C'è chi vede in tale scelta la fuga dal contraddittorio di uno showman abituato al monologo e chi vi ritrova la naturale conseguenza di una strategia comunicativa che punta tutto su Internet.

domenica 13 gennaio 2013

Ma se l'Italia non crede a Monti...

Un sondaggio reso pubblico l'11 gennaio, quello realizzato da SWG spa per Agorà di Rai 3, nel periodo dal 7 al 9 gennaio, evidenziava un dato che non può non essere segnalato. Prevedeva 6 domande, ma un paio in particolare vanno annotate, a cominciare da quella che chiedeva: "Lei ha molta, abbastanza, poca o nessuna fiducia in Mario Monti?". Ebbene questo il risultato: molta 7%, abbastanza 23%, poca 31%, nessuna 39%. Cioè solo il 7% crede in Monti, e il 23 forse gli affiderebbe il gatto. Ma il 70% - bene dirlo anche in lettere: settanta - non lo vorrebbe alla guida del paese.
Nello stesso sondaggio per il voto alla Camera solo il 13,8% (Scelta Civica con Monti per l'Italia 8,8%, UDC 4,0%, Futuro e Libertà 1,0%) si dichiara probabile elettore del Professore. Un quarto posto stante il sondaggio, che al Movimento 5 Stelle di Grillo attribuisce un 15,9%. Ma, sempre lo stesso sondaggio ci dà un'altro risultato choc. La domanda è: "Secondo lei Monti quando dice che se sarà premier si attiverà per abbassare IMU e IRPEF è...". Vediamo le risposte: del tutto credibile 3%; credibile 19%; poco credibile 43%; per nulla credibile 35%. Insomma se il 70% non ha fiducia in Monti, ben quasi l'80% non crede a ciò che dice!
A questo punto, la domanda naturale è: se l'Italia non crede al Professore, come mai il Professore ha un così tanto credito all'estero? Già, lo so che la risposta è fin troppo ovvia.