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venerdì 22 febbraio 2013
Montecitorio e dintorni. Intervista a Luca Zaia
Il 2 febbraio scorso, Elisabetta Fiorito ha intervistato, per la sua rubrica Montecitorio e dintorni su Radio24, il governatore veneto Luca Zaia. Tra gli argomenti, la questione delle quote latte, che Zaia come ministro dell'agricoltura aveva dovuto affrontare, il voto in Veneto alla Lega e la candidatura di Tremonti, la macroregione del Nord, la questione delle tasse che devono rimanere nel territorio.
domenica 3 febbraio 2013
Il volo dell'angelo ha dato il via al Carnevale di Venezia
Nella clip pubblicata su YouReporter, il tradizionale volo dell'angelo dal campanile di San Marco a Venezia, che dà inizio al Carnevale veneziano 2013. L'angelo, che compie il "volo" dal Campanile di San Marco alla Piazza è Marta Finotto.
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lunedì 28 gennaio 2013
Dal Veneto per fermare il declino
Con la partenza dal Veneto, a Treviso, la campagna elettorale di Fare per fermare il declino di Oscar Giannino, punta al raddoppio dei consensi al movimento, che i sondaggi danno oggi solo all'un per cento, ipotecando la stessa discesa in campo anche alle prossime elezioni amministrative nella città veneta. Nel servizio di Paola Gazziola, con le riprese di Enzo Iannaccone ed il montaggio di Alessandro Granziera, per A3News, l'intervista a Oscar Giannino.
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domenica 27 gennaio 2013
Momenti della Giornata della Memoria
Il presidente del Consiglio Mario Monti è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione del memoriale della Shoah a Milano. Tra l'altro ha detto: "Gli arresti di Napoli ci richiamano alla responsabilità e alla vigilanza, che deve essere un compito delle istituzioni e anche di tutti coloro che hanno a cuore la convivenza democratica. Dobbiamo batterci contro la rimozione, la distrazione e soprattutto contro l'indifferenza", che è "il vero nemico". E ha aggiunto. "L'indifferenza è il vero nemico da combattere".
Nella clip successiva, sempre realizzata da TM News, il racconto del ghetto di Venezia di un artista ebreo. Queste sequenze, dice il filmato, sono tratte dal film "Schindler's List", ma non sono molto diverse da ciò che accadde davvero durante la deportazione degli ebrei nel 1943, rastrellati, confinati nei ghetti e portati nei campi di concentramento dai quali molti non fecero più ritorno. I deportati italiani furono circa 7mila. Il 27 gennaio, "Giorno della Memoria" si celebra il ricordo della Shoah, dello sterminio degli ebrei, 200 dei quali furono segregati nel ghetto di Venezia, dove vive ancora l'artista ebreo David Ariel De Guglielmi, che sul 27 gennaio, tuttavia, ha una visione alternativa. "Vi erano gruppi - spiega -che sapevano che le cose stavano andando peggio di quanto si pensasse e hanno cercato disperatamente di fermare questa cosa. Non dimentichiamo la richiesta a Wiston Churchill di bombardare i campi di Auschwitz e Mauthausen. Non è vero che il 27 gennaio di molti anni fa un esploratore russo ha trovato un campo, è un falso storico. Non possiamo partire dalla memoria partendo da un falso. Tutti sapevano cosa stava succedendo. Tutti sapevano cosa stava succedendo ma in quel momento c'erano altre priorità".Oggi il ghetto di Venezia non è più un luogo di segregazione bensì di "fusione multiculturale" in cui il ricordo, che rivive anche tra le opere di De Guglielmi, è soprattutto la strada verso una società moderna e interreligiosa."La comunità - conclude l'artista - si è integrata meglio con i non ebrei che abitano qua nel ghetto che sono la maggioranza. E c'è una fantastica integrazione".Integrazione e scambio di culture. Ci sono voluti settant'anni per raggiungere quella che oggi sembra una normalità. Costata tuttavia la vita ad almeno 6 milioni di persone.
Nella terza clip, sempre di TM News, una mostra a Modena. Nel 1939 Hitler diede il via al Programma di eutanasia per i disabili, denominato "Aktion T4". Causò lo sterminio di 300mila bambini e adulti innocenti in nome della purezza della razza e del risparmio di risorse economiche. Per ricordare le vittime di quella abominevole "prova generale della Shoah" l'associazione Anffas ha organizzato a Modena la mostra "Ricordiamo. Perché non accada mai più", in corso fino al 5 febbraio 2013 al Multicentro educativo. La curatrice, Virginia Reggi: "Finché queste cose hanno delle analogie con l'oggi e non sono definitivamente finite - spiega - perché non sono finite le motivazioni che hanno portato a questo, penso non solo che valga la pena ma che sia indispensabile per tutti sapere. Come è indispensabile la Giornata della memoria per ricordare la Shoah". La mostra è un percorso, rivolto in particolare agli studenti, con pannelli fotografici che ripercorrono i fatti più salienti di quanto avvenne settant'anni fa tra uccisioni, esperimenti e sofferenze inflitte ai malati mentali. "È soltanto da una memoria del passato - conclude Reggi - che noi possiamo imparare e camminare verso un futuro migliore. "Una parte della mostra è dedicata interamente alla propaganda utilizzata dal nazismo per trasformare gli stessi medici in complici dei crimini aberranti commessi sui disabili.
Nella clip successiva, sempre realizzata da TM News, il racconto del ghetto di Venezia di un artista ebreo. Queste sequenze, dice il filmato, sono tratte dal film "Schindler's List", ma non sono molto diverse da ciò che accadde davvero durante la deportazione degli ebrei nel 1943, rastrellati, confinati nei ghetti e portati nei campi di concentramento dai quali molti non fecero più ritorno. I deportati italiani furono circa 7mila. Il 27 gennaio, "Giorno della Memoria" si celebra il ricordo della Shoah, dello sterminio degli ebrei, 200 dei quali furono segregati nel ghetto di Venezia, dove vive ancora l'artista ebreo David Ariel De Guglielmi, che sul 27 gennaio, tuttavia, ha una visione alternativa. "Vi erano gruppi - spiega -che sapevano che le cose stavano andando peggio di quanto si pensasse e hanno cercato disperatamente di fermare questa cosa. Non dimentichiamo la richiesta a Wiston Churchill di bombardare i campi di Auschwitz e Mauthausen. Non è vero che il 27 gennaio di molti anni fa un esploratore russo ha trovato un campo, è un falso storico. Non possiamo partire dalla memoria partendo da un falso. Tutti sapevano cosa stava succedendo. Tutti sapevano cosa stava succedendo ma in quel momento c'erano altre priorità".Oggi il ghetto di Venezia non è più un luogo di segregazione bensì di "fusione multiculturale" in cui il ricordo, che rivive anche tra le opere di De Guglielmi, è soprattutto la strada verso una società moderna e interreligiosa."La comunità - conclude l'artista - si è integrata meglio con i non ebrei che abitano qua nel ghetto che sono la maggioranza. E c'è una fantastica integrazione".Integrazione e scambio di culture. Ci sono voluti settant'anni per raggiungere quella che oggi sembra una normalità. Costata tuttavia la vita ad almeno 6 milioni di persone.
Nella terza clip, sempre di TM News, una mostra a Modena. Nel 1939 Hitler diede il via al Programma di eutanasia per i disabili, denominato "Aktion T4". Causò lo sterminio di 300mila bambini e adulti innocenti in nome della purezza della razza e del risparmio di risorse economiche. Per ricordare le vittime di quella abominevole "prova generale della Shoah" l'associazione Anffas ha organizzato a Modena la mostra "Ricordiamo. Perché non accada mai più", in corso fino al 5 febbraio 2013 al Multicentro educativo. La curatrice, Virginia Reggi: "Finché queste cose hanno delle analogie con l'oggi e non sono definitivamente finite - spiega - perché non sono finite le motivazioni che hanno portato a questo, penso non solo che valga la pena ma che sia indispensabile per tutti sapere. Come è indispensabile la Giornata della memoria per ricordare la Shoah". La mostra è un percorso, rivolto in particolare agli studenti, con pannelli fotografici che ripercorrono i fatti più salienti di quanto avvenne settant'anni fa tra uccisioni, esperimenti e sofferenze inflitte ai malati mentali. "È soltanto da una memoria del passato - conclude Reggi - che noi possiamo imparare e camminare verso un futuro migliore. "Una parte della mostra è dedicata interamente alla propaganda utilizzata dal nazismo per trasformare gli stessi medici in complici dei crimini aberranti commessi sui disabili.
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lunedì 21 gennaio 2013
Ritorno alla terra
Un ritorno alle origini, al mestiere dei nonni, con una marcia in più: una laurea e le nuove tecnologie. Della nuova tendenza in Veneto ci parla il servizio da Padova di TMNews. I giovani del Veneto tornano all'agricoltura, scelgono di vivere e lavorare in campagna come in passato: nell'ultimo piano di sviluppo rurale della regione sono circa duemila. Come Andrea Barbetta, 22 anni: laureato in agraria, intervistato da TMNews, che conduce l'azienda agricola di famiglia: "Secondo me è fondamentale crederci, avere la passione per l'agricoltura, altrimenti non si fa strada. A volte preferirei andare a zappare anzichè all'università, anche se si possono conciliare entrambe le cose".Il fenomeno è una risposta alla crisi che dura da cinque anni, e coinvolge soprattutto le province di Verona e Treviso, ma anche quella di Belluno. "Molti giovani che sanno usare il Web e si connettono con tutto il mondo hanno scelto di insediarsi in malghe che da tempo erano sfitte, e anche scegliendo una vita dura come quella del pastore che dà soddisfazioni perchè riesco a trasformare il prodotto e venderlo sul web".Una scelta consapevole, quella di tornare alla terra, che dimostra come l'agricoltura sia un settore anticiclico, tra i pochi in crescita.
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domenica 20 gennaio 2013
Veneto, green economy contro la crisi
Il Veneto, riferisce TMNews, punta sulla green economy per combattere la crisi: sono 34mila le imprese coinvolte, che fanno della regione la seconda più "verde" d'Italia dopo la Lombardia. Il dato emerge dal rapporto Viaggio nel Veneto delle qualità, presentato a Padova nella sede di Antonveneta Monte dei Paschi dalla Fondazione per le qualità italiane Symbola presieduta da Ermete Realacci con il contributo di Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Ambiente, Federparchi, e il Nord Est Europa: "Nel Veneto già una parte importante del sistema produttivo scommette su qualità, innovazione e ambiente: sono quasi 33.900 le imprese che hanno fatto questa scommessa, sono quelle che innovano, esportano di più e creano più posti di lavoro. È una regione di grande vitalità manifatturiera e dove si capisce qual è la strada dell'Italia".
Sono venti i casi di imprese di successo che dimostrano l'efficacia di questo settore per affrontare la recessione, ricorda Giorgio Piazza, presidente di Coldiretti Veneto. "Gli esempi citati nella ricerca sono un ottimo segnale che anche nel nostro mondo c'è la sensibilità di fare impresa".
In Veneto negli ultimi quattro anni quasi un'impresa industriale e terziaria su quattro (con almeno un dipendente) ha investito in tecnologie green a maggior risparmio energetico e a minore impatto ambientale: si tratta del 10% delle aziende che hanno investito nel green in Italia.
Sono venti i casi di imprese di successo che dimostrano l'efficacia di questo settore per affrontare la recessione, ricorda Giorgio Piazza, presidente di Coldiretti Veneto. "Gli esempi citati nella ricerca sono un ottimo segnale che anche nel nostro mondo c'è la sensibilità di fare impresa".
In Veneto negli ultimi quattro anni quasi un'impresa industriale e terziaria su quattro (con almeno un dipendente) ha investito in tecnologie green a maggior risparmio energetico e a minore impatto ambientale: si tratta del 10% delle aziende che hanno investito nel green in Italia.
Un'operaia in Parlamento
A3News (servizio di Massimo Lenza, riprese di Simone Squarcina, montaggio di Simone Squarcina) intervista Nicoletta Zago, l'operaia sindacalista, che sarà candidata alla camera, nel collegio Veneto 2, con la lista Rivoluzione Civile, capeggiata dall'ex magistrato Ingroia. Nicoletta Zago è disposta a tutto, anche andare in Parlamento, pur di poter continuare a parlare dalla vicenda della Vinyls, l'azienda chimica di Porto Marghera prossima al fallimento.
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Il federalismo non è mai stato totalmente applicato
Veneto regione virtuosa, federalismo mai totalmente applicato, 2011 e 2012, anni neri per le autonomie locali, sono questi i dati, dice la clip di A3News, che emergono dallo studio dell'Osservatorio regionale sul federalismo di Unioncamere. E il presidente del consiglio Clodovaldo Ruffato, intervistato da Chiara Gaiani con le riprese di Andrea Benetti, punzecchia il governatore Zaia: "Limitativo lasciare al Veneto il 75%".
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