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sabato 16 febbraio 2013

Beatrice Lorenzin sulle ultime vicende

Elezioni politiche 2013. Beatrice Lorenzin (Pdl) è intervistata da Alessio Falconio per Radio Radicale, sull'andamento della Campagna elettorale e sull'arresto di Giuseppe Orsi. Beatrice Lorenzin è candidata alla Camera dei Deputati alle elezioni politiche 2013 nella circoscrizione Lazio 1 per il Popolo della Libertà. L'intervista è stata raccolta il 12 febbraio 2013 a Roma.

mercoledì 30 gennaio 2013

Nessuna esplosione nell'impianto nucleare iraniano

L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha smentito gli articoli del quotidiano londinese Times di una importante esplosione che sarebbe avvenuta la scorsa settimana nel controverso impianto nucleare iraniano di Fordo. Il supporto alle smentite iraniane del comitato di controllo nucleare arriva dopo che ispettori internazionali hanno visitato l'impianto e non hanno rilevato alcuna prova del'esplosione.

lunedì 21 gennaio 2013

Agadez, la via dell'uranio e di migranti

La guerra in Mali, l'assalto all'impianto di gas in Algeria, come anche eventi indietro nel tempo che riguardano quel lembo di Africa, ogni volta hanno evidenziato la nostra ignoranza, l'ignoranza della gente della strada su ciò che succede in quelle terre, avvenimenti che non sono neutri per la nostra quotidianità. Lo si è visto con il sequestro dei lavoratori dell'impianto algerino, immediata è stata la preoccupazione per le forniture di gas da quel paese. Nel corso di una mia ricerca nell'archivio di YouTube, mi sono imbattuto nel filmato che propongo all'attenzione di chi segue le mie scritture, che pur essendo presente in rete dal febbraio 2011, non è stato visto da molte persone. Si tratta di Agadez. La rotta dell' Uranio e dei Clandestini di Fabrizio Gatti..
È il 2009. Siamo ovviamente ancora al tempo del governo Berlusconi e di Maroni ministro dell'interno. Gheddafi era ancora vivo e al potere. Il video-reportage racconta che dal Niger quasi 10 mila africani fuggono verso le nostre coste. La guerra per l'uranio e l'alleanza Gheddafi-Sarkozy favoriscono i trafficanti. E gli accordi Italia-Libia diventano così una beffa. Dice l'autore, vsto da Agadez, l'ultimo abbraccio tra il premier Silvio Berlusconi e il colonnello Muhammar Gheddafi è una beffa. In questa splendida città di fango rosso in mezzo al Sahara in Niger, l'accordo sull'immigrazione ratificato a Tripoli il 2 marzo 2009 è già carta straccia. Da Agadez i camion e i fuoristrada stracarichi di emigranti africani che sperano di arrivare a Lampedusa, in Italia o in Europa hanno ripreso i loro viaggio verso la Libia. Il traffico è ripartito come ai tempi d'oro. Sotto lo sguardo indifferente e spesso interessato dell'esercito libico che controlla la pista di rocce e sabbia alla frontiera di Tumu, nel silenzio del deserto.



domenica 20 gennaio 2013

Veneto, green economy contro la crisi

Il Veneto, riferisce TMNews, punta sulla green economy per combattere la crisi: sono 34mila le imprese coinvolte, che fanno della regione la seconda più "verde" d'Italia dopo la Lombardia. Il dato emerge dal rapporto Viaggio nel Veneto delle qualità, presentato a Padova nella sede di Antonveneta Monte dei Paschi dalla Fondazione per le qualità italiane Symbola presieduta da Ermete Realacci con il contributo di Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Ambiente, Federparchi, e il Nord Est Europa: "Nel Veneto già una parte importante del sistema produttivo scommette su qualità, innovazione e ambiente: sono quasi 33.900 le imprese che hanno fatto questa scommessa, sono quelle che innovano, esportano di più e creano più posti di lavoro. È una regione di grande vitalità manifatturiera e dove si capisce qual è la strada dell'Italia".
Sono venti i casi di imprese di successo che dimostrano l'efficacia di questo settore per affrontare la recessione, ricorda Giorgio Piazza, presidente di Coldiretti Veneto. "Gli esempi citati nella ricerca sono un ottimo segnale che anche nel nostro mondo c'è la sensibilità di fare impresa".
In Veneto negli ultimi quattro anni quasi un'impresa industriale e terziaria su quattro (con almeno un dipendente) ha investito in tecnologie green a maggior risparmio energetico e a minore impatto ambientale: si tratta del 10% delle aziende che hanno investito nel green in Italia.

mercoledì 16 gennaio 2013

Quel treno di scorie che parte da Salluggia

Nel vercellese, a Salluggia, ricorda il Fatto Quotidiano, sono stoccate circa l'80% delle scorie nucleari italiane. Buona parte di queste devono essere ancora trattate, operazione che avviene a Le Hauge, in Normandia, nord della Francia. Le scorie vengono caricate su speciali treni che attraversano il Piemonte e poi tutta la Francia. Secondo gli ambientalisti di No Nuke con il solo passaggio il treno emette radiazioni pericolose per chi si trova nelle vicinanze. La tossicità del convoglio rende necessario che gli amministratori locali vengano informati del passaggio del treno. Questo è il 4 convoglio, su 12 previsti e di volta in volta le informazioni sulle tempistiche dei passaggi si fanno più incomplete e difficili da reperire anche per gli amministratori. In Val di Susa i NoTav hanno tentato di attirare l'attenzione occupando i binari della stazione di Avigliana. La clip è di Cosimo Caridi per il Fatto Quotidiano.

giovedì 10 gennaio 2013

Incidente nucleare in Romania

Uno dei due reattori della centrale NPP di Cernavoda in Romania è stato fermato automaticamente dal sistema di sicurezza per cause sconosciute ieri sera. Lo riferisce il portale di notizie RL.
Lo ha confermato Dumitru Dina che dirige la Nuclearelectrica National Nuclear Power Corp operatore della NPP, aggiungendo che la sospensione dell'attività non era per niente seria e non costituiva nessuna minaccia.
La notizia giunge circa un mese dopo che l'Unità 1 della NPP fu fermata per un breve periodo quando una tempesta nella zona aveva causato l'interruzione delle linee elettriche di trasmissione lo scorso dicembre.
L'impianto di Cernavoda, che è l'unica centrale nucleare del paese, è situato circa cento miglia a est della capitale Bucarest e contribuisce per circa il 18% alla produzione totale di energia elettrica del paese. La centrale fu progettata negli anni Ottanta da Atomic Energy of Canada Limited ed è costituita da due unità con reattori ad acqua pesante in pressione di fabbricazione canadese CANDU (CANada Deuterium Uranium).

Foto: AFP/ Daniel Mihailescu - da RIA Novosti

martedì 8 gennaio 2013

L'Iran incrementa l'export di energia elettrica

Le esportazioni di elettricità iraniane incrementeranno del 47%. La potenza esportata salirà, nell'anno in corso che terminerà a marzo, a 10 miliardi di chilowattore. Ad affermarlo è il ministro iraniano dell'Energia Majid Namjou.
Attualmente l'Iran esporta elettricità in Afghanistan, Armenia, Azerbaijan, Iraq, Pakistan, Turkmenistan e Turchia, e sta progettando di esportare anche in Siria e Libano attraverso la rete elettrica dell'Iraq. L'Iran può esportare fino a 1.000 megawatt di potenza elettrica in Iraq e 500 megawatt in Siria.
A partire dal marzo 2015, l'Iran porterà la sua capacità di generazione da 25 gigawatt a 73 gigawatt.