Un sondaggio reso pubblico l'11 gennaio, quello realizzato da SWG spa per Agorà di Rai 3, nel periodo dal 7 al 9 gennaio, evidenziava un dato che non può non essere segnalato. Prevedeva 6 domande, ma un paio in particolare vanno annotate, a cominciare da quella che chiedeva: "Lei ha molta, abbastanza, poca o nessuna fiducia in Mario Monti?". Ebbene questo il risultato: molta 7%, abbastanza 23%, poca 31%, nessuna 39%. Cioè solo il 7% crede in Monti, e il 23 forse gli affiderebbe il gatto. Ma il 70% - bene dirlo anche in lettere: settanta - non lo vorrebbe alla guida del paese.
Nello stesso sondaggio per il voto alla Camera solo il 13,8% (Scelta Civica con Monti per l'Italia 8,8%, UDC 4,0%, Futuro e Libertà 1,0%) si dichiara probabile elettore del Professore. Un quarto posto stante il sondaggio, che al Movimento 5 Stelle di Grillo attribuisce un 15,9%. Ma, sempre lo stesso sondaggio ci dà un'altro risultato choc. La domanda è: "Secondo lei Monti quando dice che se sarà premier si attiverà per abbassare IMU e IRPEF è...". Vediamo le risposte: del tutto credibile 3%; credibile 19%; poco credibile 43%; per nulla credibile 35%. Insomma se il 70% non ha fiducia in Monti, ben quasi l'80% non crede a ciò che dice!
A questo punto, la domanda naturale è: se l'Italia non crede al Professore, come mai il Professore ha un così tanto credito all'estero? Già, lo so che la risposta è fin troppo ovvia.
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