venerdì 18 gennaio 2013

Ricorsi storici. Monti alla Fiat

La clip di Mario Monti a Melfi con Marchionne è stata riproposta ieri nella trasmissione di Michele Santoro Servizio Pubblico su La7. "La Fiat è lo specchio dell'Italia". Endorsment? Si chiede la redazione a commento dello spezzone su YouTube. "Non ci erano piaciuti per niente gli applausi, anche se sicuramente imposti dalla presenza tra le fila degli operai dei capisquadra, tributati a Mario Monti e a Marchionne in occasione della visita allo stabilimento FIAT di Melfi a dicembre, e non solo perché indici di una coscienza della propria condizione molto scarsa quanto, soprattutto, in considerazione di quello che la FIAT ha promesso e non mantenuto in questi due anni, dalla famosa firma del contratto aziendale con cui essa sancì l’uscita dalla Confindustria, separando i destini dei propri dipendenti da quello di tutti gli altri metalmeccanici. (...). Del piano e degli investimenti promessi non c’è stata mai traccia in questi due anni e c’è voluta proprio una bella faccia tosta, da parte dei vertici aziendali ma soprattutto di Bonanni ed Angeletti, a prestarsi a quella farsa davanti agli operai di Melfi. Ieri, infatti, la FIAT ha annunciato due anni di Cassa Integrazione per questo stabilimento, ufficialmente per ristrutturare le linee per la produzione del SUV, marchio Jeep Chrysler", scrive il Sindacato Unitario di Base in un suo documento che ho riportato in altro post, sempre oggi. Ed è, di per sé, un commento ottimo e abbondante.


Se endorsment è stato, è certo un autogoal e marchiano. Mi sembra oltretutto piuttosto un déjà vu, un altro di questo periodo, tant'è che vien da chiedersi, lo dico sorridendo, se per caso, noi italiani, non siamo comparse nel film Matrix. Provare per credere, guardatevi la clip che segue, e buttate là un confronto. Stupefacente, no? È il 24 ottobre 1932, Mussolini parla agli operai della Fiat al Lingotto.

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