Il ministro russo degli Esteri ha detto che Mosca crede che l'uscita di scena del presidente siriano Bashar al-Assad non può essere una precondizione ad un accordo per risolvere la crisi del paese. "I nostri partner sono convinti che l'uscita di scena del presidente Bashar al-Assad sia essenziale come precondizione. Questa è una precondizione che non è menzionata nella dichiarazione di Ginevra e non può essere soddisfatta perché non dipende da qualcuno". Così Sergei Lavrov commentando l'incontro trilaterale di venerdì con l'inviato internazionale per la Siria Lakhdar Brahimi e i diplomatici americani.
"Il presidente Assad ha annunciato iniziative per invitare ad un dialogo i membri di tutta l'opposizione. Sì, probabilmente, queste iniziative non sono irragiungibili, qualcuno potrebbe pensare che non sono abbastanza serie. Ma questa è una proposta", Lavrov lo ha detto dopo i colloqui con la sua controparte ucraina Leonid Kozhara, commentando il piano di pace di Assad, proposto la scorsa settimana e che comprende una conferenza nazionale di riconciliazione, la formazione di un nuovo governo e un'amnistia; piano che è stato respinto dall'opposizione siriana che lo ha bollato come "vuota retorica". In conseguenza di ciò il ministro degli esteri russo ha invitato l'opposizione siriana a formulare le loro idee su "come instaurare un dialogo".
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