mercoledì 16 gennaio 2013

La politica desolata

Ricordate che doveva esserci la fine del mondo, in dicembre? Aspettando che quella profezia, la profezia dei Maya si avverasse entro la mezzanotte del 21 il canale Youtube ChiaroTondo  insieme al guru, come lo definisce, degl'imprenditori e commercianti, Luciano Imbriani, andava a vedere quali erano i volti nuovi profetizzati dalla nostra politica per uscire da questa crisi. Ah che bella ventata di aria fresca, si rallegravano, per dire. Le elezioni del prossimo febbraio dovrebbero rappresentare l'ingresso nella terza repubblica che tutto sa di prima. Ciò dovrebbe significare, dicono, un cambio netto nello scacchiere politico, con l'addio di "dinosauri" il cui compito si è esaurito ormai da tanto, troppo tempo. Ed invece? Si fa prima, osservano, a segnalare tutti quelli che hanno deciso di mettersi da parte come ad esempio Pierluigi Castagnetti e Massimo d'Alema. Ma per gli altri? Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Rosy Bindi, Pierluigi Bersani, Pier Ferdinando Casini. Mastella! Insomma, questi alcuni dei nomi di coloro che continuano imperterriti nella loro storia politica nonostante gli argomenti si siano ormai ridotti all'osso, per non dire di peggio. E il Monti piombato sulla scena politica come un day after della mancata fine del mondo, che fa il Gesù di Nazareth che resuscita i morti. La fine del mondo dei Maya forse non è niente rispetto all'orribile spettacolo offerto in Parlamento dai partiti per salvarsi a vicenda e rimanere incollati su quelle poltrone costi quello che costi a discapito di noi cittadini, fanno intendere i due nella clip.


Non ci resta che ridere, per non piangere. A Ballarò ieri, 15 gennaio, Maurizio Crozza si è chiesto perché Silvio Berlusconi non sia stato invitato. Certo, ci avvrebbe sicuramente sorpreso e divertito, un altro spettacolo al confronto d'un Fini impresentabile, ributtante quasi se la parola non fosse troppo forte. Dopo l'incipit sul Cavaliere il comico,poi si rivolge agli ospiti in studio: "Ingroia, ma che riflessi ha?", riferito al gesto di mostrare i polsi di Berlusconi. E ancora, "invitare Fini e Tremonti è come voler fare un nuovo varietà con le gemelle Kessler". Non è mancato Bersani e la sua campagna "immobile", la Lombardia come l'Ohio e Formigoni nell'Area 51. Un dramma quando la satira si fa più interessante e vera della politica quanto ad argomentazioni sulla realtà.

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