lunedì 31 dicembre 2012

La top ten dell'antisemitismo

Il Centro Simon Wiesenthal, l'organizzazione internazionale per i diritti umani, ha redatto la sua annuale top ten dei maggiori antisemiti del 2012. Saldamente al primo posto gli egiziani Muhammad Badie e Futouh Abd al-Nabi Mansour del Fratelli Musulmani. I due hanno guadagnato il titolo per i Fratelli Musulmani dopo aver fatto numerose infiammatorie dichiarazioni contro Israele, e per una preghiera pubblica di Mansour che invocava Allah perché distruggesse gli ebrei e i loro sostenitori.
Secondo nella lista è il regime iraniano, il cui presidente Mahmoud Ahmadinejad quest'anno ha accusato i sionisti di 400 anni di cospirazione durante i quali hanno fatto affari mondiali. A guadagnare una menzione è anche il vicepresidente iraniano Mohamed Rahimi che ha detto che il Talmud insegna agli ebrei a "distruggere i non ebrei per proteggere gli uteri delle madri ebree".
Ci sono anche delle new entry: la greca Alba Dorata di estrema destra, il partito Jobbik ungherese e il partito ucraino Svoboda per la sua propaganda dell'ultra-nazionalismo e per aver fatto dichiarazioni calunniose contro gli ebrei e le minoranze. Agli inizi di dicembre un deputato dello Svoboda ha definito l'attrice Mila Kunis, ucraina di nascita, una "zhydovka", termine denigratorio che può essere approssimativamente tradotto come "sporca ebrea".
Il maggior sconcerto genera l'inclusione nella graduatoria del calcio europeo che ha definito il Centro un forum per la rivolta degli odiati ebrei, dopo che slogan nazisti e insulti anti-semiti sono stati usati ripetutamente sulle tribune, recentissimamente alle partite della britannica Tottenham.
Ci sono anche personaggi della sinistra nella lista. Il giornalista del Der Spiegel Jakob Augstein ha guadagnato il nono posto per aver scritto numerosi articoli incendiari comparando gli ebrei ultra-ortodossi ai fondamentalisti islamici e asserendo che la politica estera americana è controllata da lobby ebraiche.

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