Un discorso di redenzione. Il discorso del capo della stato mi ha dato questa sensazione, un discorso di chi si è reso conto che la strada imboccata un anno e un mese fa non ha portato assolutamente ai risultati sperati. Anzi.
Non a caso da subito i genuflettenti del corso montiano, i giornalisti che vivono anche grazie al nostro canone, hanno subito cercato di riequilibrarne l'impatto. Ripeto l'impressione è stata quella di una persona che ha sostenuto un ruolo fondamentale nella svolta montiana sopra le righe, costituzionalmente parlando, e che della sua necessità allora ne fosse convinto, per il bene del paese, di tutto il Paese, quello appunto con la "P" maiuscola, non quello delle banche e dei poteri finanziari, anche e largamente esteri. E che ora vede, soprattutto con la discesa nella palude della lotta politica dell'uomo del destino (detto anche "lo chiamavano trinità": Goldman Sachs, Trilateral, Bilderberg) che l'agenda forse non era quella sperata, ma ben altro. Ripeto ancora, il mio primo impatto è stato quello, e spero che domani riascoltando il discorso o leggendone la trascrizione l'impressione rimanga la stessa. Un buon inizio del nuovo anno. Auguri a tutti.
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