giovedì 20 dicembre 2012

Un paradiso terrestre chiamato HD 10700e

Un modo di vedere le cose, che sta prendendo piede in astronomia, cioè che virtualmente ogni stella ha pianeti e che la galassia deve avere molti pianeti simili alla Terra potenzialmente abitabili, ovunque, anche "vicino alla porta di casa", ha portato Steve Vogt dell'Università della California e altri alla scoperta, pubblicata sulla rivista Astronomy and Astrophysics, che la stella più vicina simile al Sole, Tau Ceti, ha cinque pianeti orbitanti di cui uno con le caratteristiche di "pianeta abitabile". Se la scoperta fosse confermata sarebbe il mondo più vicino a noi potenzialmente ospitale per la vita.
Tau Ceti, che dista dodici anni luce, appartiene alla classe di stelle che ha le caratteristiche del nostro sole, una proprietà relativamente rara: posseduta solo da una su 25 stelle. La presenza dei suoi pianeti non è stata rilevata con l'osservazione diretta, ma calcolando la piccola influenza gravitazionale che i pianeti ancora non osservati esercitano sull'orbita della loro stella. Questi tremolii della stella in precedenza non potevano essere chiaramente individuati per una moltitudine di altri fattori, ma gli scienziati di numerose università in Gran Bretagna e negli Stati Uniti dicono di aver eliminato il "rumore" con nuove tecniche sofisticate che hanno permesso la scoperta dei cinque pianeti.
Uno dei pianeti, indicato con la sigla HD 10700e, sembra avere come caratteristica una temperatura idonea a mantenere l'acqua allo stato liquido e a rendere possibile la vita. Le sue dimensioni sono da due a sei volte quelle della Terra, la sua massa cinque volte e compie una rivoluzione attorno al suo sole ogni 168 giorni. È troppo presto per credere che HD 10700e sia un paradiso terrestre che aspetta il nostro arrivo. Non è chiaro di cosa sia fatto e quali gas siano contenuti nella sua atmosfera. Alcuni scienziati devono essere ancora convinti della sua esistenza, L'astronoma del Massachusetts Institute of Technology, Sara Seager, ha dichiarato alla rivista Science riferendosi alle tecniche usate dagli scienziati: "La comunità degli astronomi trova che sia duro accettare scoperte di pianeti da segnali così profondamente incastonati nel rumore". Gli stessi astronomi che hanno fatto la scoperta dicono che per confermarla potrebbero essere necessari dieci anni e sottolineano che hanno pubblicato i loro risultati per attrarre altri a studiare Tau Ceti.
Finora sono 854 i pianeti fuori dal nostro sistema solare confermati dalla osservazione, ma soltanto pochi potrebbero potenzialmente permettere la vita.

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