venerdì 11 gennaio 2013

Si può vincere come perdere un pareggio

Tra tutti i commenti che ho letto in rete sulla trasmissione Servizio Pubblico andata in onda su La7 ieri, la mia attenzione si è soffermata su questo, nickname 3DDumb, agganciato proprio all'ultima clip proposta nel mio ultimo post: "Se tutti ti danno vincente e pareggi, perdi. Se tutti pensano che tu perda e tu pareggi, vinci. Quello che è successo stasera a SP [Servizio Pubblico] è il naturale risultato del tentativo di combattere il vecchio con il vecchio: un pareggio. E purtroppo è un triste presagio sul risultato delle prossime elezioni politiche e regionali". Buono, direi. No?
E a proposito di vecchio. oggi Bersani, a Radio Anch'io, ha invitato chi, come Monti, sostiene che i vecchi schieramenti sono spariti a fare chiarezza sulla propria collocazione in Europa: "Chi dice che non c'è più destra né sinistra, lo sento dire da diversi lati, è di fronte a un singolare problema: in tutti i posti d'Europa, dagli Stati Uniti alle democrazie europee, esiste questo elemento di campo. Chi la pensa così non può sottrarsi a una domanda: ma, per esempio, tu in Europa con chi ti metteresti, dove è seduto Berlusconi, Orban o Hollande?". Sciocca retorica la domanda: attenzione a non perdere col vecchio una vittoria annunciata. Ad un elettore interessa poco dove Monti, ed il suo clan di rottami acquisiti dai robivecchi della politica, possano sedersi in Europa, interessa tanto lo scempio della vita di molte famiglie fatto dai tecnici e quanto ancora ne potrebbe perpetrare un nuovo governo del Professore.

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