domenica 6 gennaio 2013

Monti ovvero il pensiero unico economico

"Monti è il prototipo del pensiero unico economico", questo il giudizio di Carlo Freccero, studioso di comunicazione, direttore di Rai4, intervistato oggi da Il Giornale. L'intervista intera la trovate online.
Rispondendo alla community di Twitter, ieri, dopo aver superato i centomila follower, Monti ha twittato "Wov"; Freccero commenta: "Non sono sorpreso, sul sito dell'agenda Monti ho scoperto una sorta di gioco di ruolo dei suoi sostenitori. Chi vuole contribuire alla nascita della Terza Repubblica si iscrive al sito e diventa subito un Testimone. Dopo la prima proposta si è già Artefici, di seguito si può diventare Alfieri e Portabandiera". Cioè: "È una forma di massoneria digitale".
Freccero giudica così le sue espressioni infelici, ormai materia per Wikiquote: "Le sue espressioni «tagliare le ali» e «silenziare le opposizioni» sono l'enunciazione del pensiero unico. Ma siamo di fronte a un paradosso che la crisi in cui ci troviamo deriva da quella stessa economia a cui dovremmo consegnarci senza possibilità di critica per risolvere i problemi della società". Più avanti, rispondendo ad altra domanda, affermando Monti l'inutilità della politica rispetto alle necessità dell'economia: "Se le regole dell'economia sono «naturali» e non evitabili e la politica è abolita, l'agenda è il verbo del pensiero unico. In questa concezione non dovrebbero nemmeno esserci le elzioni, perché destra e sinistra non esistono più".
Riguardo alla gaffe su Brunetta così Freccero sottolinea: "Lo prende in giro per la sua statura fisica. Ma soprattutto per la sua bassa statura accademica, perché non è della Bocconi. È un'uscita doppiamente razzista che gli costerà l'odio viscerale del mondo accademico statale".
Non solo Brunetta, ma Monti mostra allergia verso la stampa, dice il giornalista che è Maurizio Caverzan, aggiungendo che anche su Twitter ha trascurato le domande dei giornalisti; e Freccero: "È una deformazione professionale, ritiene tutti suoi scolari, suoi uditori. Come se dicesse: imparate gente".
E, ultima cosa, su quello che è in tutto e per tutto uno sgarro di Monti a Bersani: "Con le primarie è arrivato il suo turno per dimostrarsi affidabile e serio, ma Monti gli ha rubato la scena. Contemporaneamente Monti ha fatto l'errore di salire in campo, di porsi ad armi pari nell'arena, di dire cose antipatiche e poco politicamente corrette". Fifty fifty? Mah... E, però, che dire? Ancora all'interno del Pd c'è chi parla di accordi dopo e che Berlusconi è il nemico. Gente pronta a uscire dalle fila democratiche una volta eletti, sedia sicura e cinque anni di lauto stipendio portato a casa, visto che non c'è vincolo di mandato? Già. Perché non metterlo in conto sin da ora? È giusto prima di fare un investimento, il voto, conoscere i rischi.

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