giovedì 27 dicembre 2012

Una bufala italiana

Un altro sondaggio interessante è quello della SWG per Agorà Rai 3, realizzato il 18 e 19 dicembre e diffuso il 21 dicembre. La prima domanda riguardava l'intenzione di voto, le risultanze nella norma del periodo con il solo Pd, M5S e Pdl a due cifre, ma soprattutto ciò che, come negli altri colpisce, l'incosistenza dei cespugli del centro, i montiani perinde ac cadaver, cui i Tg danno uno spazio incredibile manco fossero in termini numerici tanti quanti i cinesi in Cina; a fronte, in questo caso, di un 40% di indecisi e astenuti. Vediamoli questi numeri: Udc di Casini 4,9%; Verso la Terza Repubblica di Montezemolo, Bonanni, Olivero e Riccardi 2,8%; Fermiamo il declino di Oscar Giannino 2,1%; Futuro e Libertà di Fini 1,7%; API di Rutelli 0,2%. Anche se si mettessero assieme, fate voi la somma che a me vien da ridere. Rapportandolo all'intero elettorato complessivamente supera di qualche centesimo il 7%.
Anche questo sondaggio, poi, conferma la mistificazione sul nome di Monti. Domanda: "Lei ha molta, abbastanza, poca o nessuna fiducia nel Presidente del Consiglio Mario Monti?"; risposte: molta 9%, abbastanza 29%, poca 30%, nessuna 32%. Solo un 9% di entusiasti contro un 32% che non gli affiderebbe neppure il gatto.
La terza domanda ha un certo interesse: "Se alle prossime elezioni politiche si presentasse una lista di centro guidata da Mario Monti quante sono le probabilità che la voti?". Ebbene, solo un 15,4% si rende disponibile per un simile gesto. Teniamo conto che la somma, se mai l'abbiate fatta, prima indicata, quella dei cespugli di centro, rappresenta un 11,7%, il valore aggiunto da Monti sarebbe solo del 4,4%. In più se fatte la somma delle due risposte "molta" e "abbastanza" della domanda precedente che indicano una percentuale di fiducia pari al 38%, una "salita" in politica di Monti sarebbe in realtà una discesa a precipizio, venendo a mancare ben un 22,6% di fan presunti.
Ancora più eloquente è il giudizio negativo sulla "salita" di Monti che si ricava dalle risposte alla quarta domanda, "Alle prossime elezioni politiche, secondo lei Monti dovrebbe...". Queste le risposte: un 15% lo vede bene da solo; un 10% lo vede bene invece con Casini, Montezemolo e Fini; un 7% lo vedrebbe con il centro sinistra; un 8% con il centro destra, Pdl compreso. Ma ben il 60% lo vorrebbe fuori dalle balle, scusate la volgarità. E non è poco.
Alla quinta domanda gli intervistati venivano chiamati a dare il titolo di personaggio politico dell'anno, ovviamente il vincitore è Monti con il 29% delle preferenze, poi Renzi l'eterno secondo con il 28%, e, curiosità, c'è anche un 1% di nonchoosy che dà il titolo di reginetta della politica ad Elsa Fornero.
Ma è soprattutto l'ultima domanda, la più eloquente sui desiderata degli italiani, che taglia la testa al toro alla questione. Domanda: "Dal 2013 vorrebbe soprattutto...". Risposte: 44% meno tasse; 44% più lavoro; 39% ripresa economica; 34% tagli alla casta; 9% stabilòità politica; 6% più servizi; 6% meno burocrazia. Chi può venire incontro ai desideri degli italiani? Non so fare un nome. Può darsi nessuno. Ma, una certezza, ampiamente dimostrata: non Mario Monti.

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