L'istituto nazionale di ricerche Demopolis aveva prima di Natale, precisamente nei giorni 20 e 21 dicembre realizzato un sondaggio per conto de LA7 sui 13 mesi del governo Monti, che testava l'opinione che gli italiani avevano del suo operato. I risultati erano stati resi pubblici da Lilli Gruber nel corso della sua trasmissione 8 e mezzo. La loro esposizione mi era sembrata frettolosa, una mia sensazione naturalmente, così ho atteso la loro pubblicazione sul sito del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria per meglio rileggererli e valutarli.
Il questionario si strutturava su quattro domande. La prima, "Lei ha fiducia nel Premier Mario Monti?", una domanda diretta con risposta binaria, dava queste percentuali: sì 47%, no 49%, non sa 4%. Nessun dubbio: in tutta evidenza, stante il campione, la maggioranza degli italiani non ha fiducia nel premier dimissionario. Un risultato confermato dalla seconda domanda, "Come valuta l'operato del Governo?", altrettanto diretta: positivamente 38%, negativamente 51%, non sa 11%. Ancora nessun dubbio: il Professore e il suo governo di "tecnici" è nettamente bocciato dalla maggioranza degli italiani.
Ma anche le rimanenti due domande danno risultanze, se lette correttamente, che smentiscono l'aureola di salvatore della patria amato dagli italiani, l'uomo del destino che ci avrebbe salvato dall'abisso, con cui i media televisivi e i giornali della borghesia, presentano Mario Monti. La terza domanda chiedeva: "Che cosa ha apprezzato maggiormente nell'operato del Governo Monti?". L'intervistato poteva scegliere più risposte: il risanamento dei conti per salvare l'Italia dal default col 66% di indicazioni; il contrasto all'evasione fiscale, 53%; lo stile e la riacquisita credibilità all'estero, 51%. Un 6% non ha saputo scegliere. Quelle elencate le citazioni che hanno superato il 40%. Se si tiene conto che a manifestare fiducia nel premier era il 47%, le percentuali totalizzate non appaiono un grande risultato, tenendo conto oltretutto che due si riferiscono ad azioni di facciata e una (la prima) è tutta da dimostrare. Già, e poi, attenzione, si chiedeva "che cosa avete apprezzato".
L'ultima domanda, opposta alla precedente, diceva: "Che cosa non avete apprezzato del Governo Monti?". E qui, apriti cielo!, viene la condanna: l'Imu sulla prima casa e l'eccessiva pressione fiscale, 81%; e ancora, effetti recessivi della politica economica, 67%. Ma c'è di più e si sente "anche" la voce dei lavoratori: riforma delle pensioni, 52%; modifica dell'art. 18, 41%. Il 5% non ha saputo scegliere, e notate, dato anch'esso negativo, che la loro percentuale, la percentuale di chi non sa cosa scegliere, è scesa di un 1%.
Naturalmente è un sondaggio, ma il dato evidente è che la gente la pensa diversamente dai media dominanti, agit-prop dei poteri forti che vogliono, gli unici, chissaà perché, ancora Monti alla guida del paese. No, il perché lo si è visto fin troppo bene in questi 13 mesi di disastro delle famiglie e di ulteriore impoverimento ceti più deboli.
Nessun commento:
Posta un commento