sabato 29 dicembre 2012

Torna d'attualità l'assassinio di Victor Jara

La Corte di Appello cilena ha arrestato sette militari a riposo sospettati d'un loro coinvolgimento nell'assassinio, nel 1973, del cantante folk Victor Jara, una delle vittime di più alto profilo della dittatura di Augusto Pinochet.
Il 12 settembre 1973, dopo il colpo di stato militare che rovesciò il governo socialista democraticamente eletto di Salvador Allende, Jara con migliaia di cileni fu arrestato e tenuto prigioniero nell'Estadio Chile. Il cantante cileno fu torturato per quattro giorni nello stadio che ora è a lui intitolato. Il 15 settembre fu mitragliato; successivamente sul suo corpo furono rinvenute 34 ferite di pallottola. A oggi, il colonnello a riposo Mario Manríquez Bravo, l'ex comandante del campo d'internamento dell'Estadio Chile, è il solo condannato per l'assassinio.

1 commento:

  1. Finalmente un po' di giustizia!
    Jara è stato oltre che un grande artista, un sincero rivoluzionario ed un uomo che proprio per questo, gli aguzzini fascisti di Pinochet temevano.
    Lo stesso, infame, atto di spezzargli le dita fu tragicamente simbolico: quelle dita non dovevano più pizzicare le corde della sua chitarra...
    E la coscienza delle persone.
    Riposa in pace, Victor.

    P.s.: riscopriamo le sue canzoni, riprendiamo a farci "pizzicare"!

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