Il viceministro russo degli Esteri Mikhail Bogdanov ha comunicato di aver invitato per colloqui il capo della Coalizione nazionale siriana dell'opposizione al regime di Assad, Ahmed Moaz al-Khatib, o a Mosca o in qualunque altra località straniera come Ginevra o Il Cairo.
La Coalizione nazionale siriana, che raggruppa tutte le forze di opposizione, si è costituita in novembre ed è stata riconosciuta e legittimata come governo dello stato mediorientale dalle potenze occidentali, ma tale riconoscimento era stato criticato dalla Russia.
Bogdanov ha detto che funzionari americani e russi si incontreranno con l'inviato di pace delle Nazioni Unite e della Lega Araba per la Siria Lakhdar Brahimi in gennaio. Brahimi è atteso per oggi in visita a Mosca per incontrare il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, per un tentativo di messa a punto di un piano per far cessare la violenza in Siria che finora ha causato più di 44 mila vittime. L'incontro di oggi è preliminare a quello che si terrà in gennaio tra Bogdanov, Brahimi e il vice segretario di stato americano William Burns. L'ultimo incontro tra i tre si era tenuto a Ginevra a porte chiuse agli inizi di dicembre. A giugno era stato raggiunto dalle potenze mondiali
un accordo
che prevedeva un governo di transizione in Siria che reggesse le sorti del paese fino alle elezioni e alla stesura di una nuova costituzione. Il ministro degli Esteri russo ha confermato ieri che Mosca "continuerà a cercare di raggiungere una via d'uscita dall'attuale situazione sulla base del nostro comune piano d'azione".
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