mercoledì 26 dicembre 2012

Monti sceriffo di un sistema arrogante e corporativo

Il governo degli sceriffi di Nottingham, anche da morto colpisce ancora: nel 2013 l'importo del canone Rai salirà a 113,50 euro. Uno degli ultimi atti del governo Monti è stato mettere mano alla tassa più invisa da tutti gli italiani. Con un decreto il ministero dello Sviluppo economico ha infatti deciso di ritoccare all'insù l'importo del canone Rai. Il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, così commenta la notizia: "È sintomatico che nel 2013 si debba ancora pagare l’imposta per il possesso di un apparecchio televisivo: oltre ad essere stupido è anche un insulto all’intelligenza media di un qualsivoglia contribuente". E aggiunge: "È sintomatico di un sistema economico, fiscale e amministrativo basato su arroganza, falsità e corporazioni", ricordando che il contribuente è costretto a pagare l'imposta anche se non usa il televisore. In sostanza si dà "per scontato che un servizio pubblico radiotelevisivo ci debba essere così come ci debba essere l’Istat o il Cnr, forse per questi due ultimi istituti ci viene chiesta un’imposta con lo stesso metodo della Rai?".
La cosa più sfacciata è che questo signore occhialuto in loden ci verrà anche a chiedere un voto per la sua agenda. Ma se la faccia regalare da qualche banca o assicurazione che sia, l'agenda, e non rompa più le tasche agli italiani, a furia di metterci le mani dentro.

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