martedì 25 dicembre 2012

L'Europa delle carte truccate

In un post precedente, intitolato Carte truccate, ho ricordato la "disavventura" capitata ad Antonio Di Pietro, quando gli è venuto lo sghiribizzo di riportare in evidenza un momento del processo Cusani, quel particolare frammento video facilmente visionabile in più copie su YouTube che documenta l'accusa di Craxi rivolta a Giorgio Napolitano di aver taciuto sul finanziamento illegale del Pci. Ci fu allora - solo qualche mese fa ma sembra passata una vita, - una scomposta, quanto insperata si può chiosare, reazione del Partito democratico, che coglieva al volo l'occasione di stracciare la "compromettente" foto di Vasto, sognando di convolare a nozze con i centristi di Casini. C'è da chiedersi che cosa sarebbe successo se il video pescato fuori dalla rete fosse stato altro. Ci fu allora chi disse che Di Pietro, l'accusatore di Mani Pulite, si sarebbe fatto craxiano pur di attaccare il capo dello stato. Certo, quel video si prestava alla tesi, omertà allora omertà oggi. Il contendere ricordo era la questione della trattativa tra stato e mafia. Ecco, per giocare, così, per pura indulgenza verso la fantasia, proviamo ad immaginare cosa sarebbe successo se il video fosse stato altro, magari questo riprodotto sotto, anch'esso una delle tante copie presenti nella rete. Proviamo. Così, ognuno per proprio conto, in silenzio.
Due parole sul video. Siamo nel 2004. Giorgio Napolitano allora era membro del Parlamento Europeo dove svolgeva il ruolo di presidente della Commissione Costituzionale, una commissione importante che aveva il compito di scrivere la Costituzione dell'Unione Europea.

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