Gennaro Migliore di Sel. oggi è intervistato da Rachele Gonnelli su l'Unità. Dice alcune cose di buon senso. Innanzitutto sull'isteria che sta pervadendo l'integralismo antiberlusconista, da media come La Repubblica e consociati esteri, a personaggi di tendenza (leggi Saviano) e comici nel pieno di una crisi di nervi. Migliore è chiarissimo e netto: "Il centrosinistra è perfettamente in grado di avere una vittoria netta. L'unico modo perché lui [Berlusconi] torni ad avere un ruolo è che si mettano tra parentesi le primarie, si abbandoni il progetto e il coordinamento con cui il centrosinistra si è presentato al suo elettorato". Insomma solo il centrosinistra può perdere le elezioni se si fa prendere dal panico, non solo facendo dell'antiberlusconismo il suo programma elettorale, ma aprendo a soluzioni "contro natura", come per esempio lascia intravedere oggi l'occhialuto "fratello d'Italia" Enrico Letta, intervistato, manco a dirlo, da La Repubblica nel segno di un "Monti e Pierluigi troveranno un'intesa".
Migliore non dà spazio a simili, sterili sciocchezze. L'ipotesi di un'alleanza con Casini? Bocciata senza se e senza ma: "Questa ipotesi non esiste e non parlo solo per noi di Sel ma per tutti e cinque i candidati alle primarie. Aprire la coalizione all'Udc è stato escluso da tutti, anche da Renzi. Chi lo ripropone ora mette un apostrofo nero tra le parole s'accomodi". Per dirla con altre parole sarebbe un tradimento evidente ed inequivocabile del popolo delle primarie. E, dice il giornalista che lo intervista, se fosse Monti a presentarsi come leader centrista? Migliore risponde senza esistazione alcuna: "Auguri. Così sapremo quant'è il suo reale consenso. Finora si è mosso fuori da un contesto democratico. L'azionista di maggioranza è sempre stato il Pdl, il Pd si è fatto carico del sostegno al governo per senso di responsabilità. Ma era il Pdl a poter dire sì o no. Ora la discussione viene posta come un salto nel buio, in realtà si tratta della naturale conclusione di questa esperienza, che per me è stata con più ombre che luci".
Naturalmente e coerentemente Migliore dà spazio ad un allargamento al centro, ma ben preciso: "Bruno Tabacci ha partecipato alle primarie e contribuito alla definizione del progetto Italia Bene Comune e ha tutto il diritto di organizzarsi e aggregare forze. E c'è un'area più vasta che può ambire a avere un profilo elettorale. Ma non l'Udc che vuole proseguire l'agenda Monti ed è su un'altra linea".
Insomma Migliore è fermo: ogni eventuale allargamento (ai delusi del centrodestra, ai tanti astenuti, ai contributi della società civile) deve essere fatto sulla base del programma e soprattutto alla luce del sole.
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