«Mario Monti vede Napolitano e fa l’offeso: "Senza la fiducia del Pdl non si va avanti. Dopo la legge di stabilità lascio". È il vecchio vizio dei professori, che giudicano ma non sopportano di essere giudicati», scrive così Alessandro Sallusti su Il Giornale. Un bene, un male? Sono le cifre a parlare e a giudicarlo inesorabilmente. Un governo durato un anno, una mazzata lunga un anno con un effetto devastante in tutto il triennio.
La porcata dell'Imu, e poi Iva, accise sui carburanti, addizionale Irpef. Monti ha aumentato tutto quello che si poteva aumentare, o quasi tutto. La Cgia di Mestre stima che le tasse nel 2012 pesano sulle famiglie fino a 726 euro in più: "una vera stangata che, in un momento di profonda crisi economica, rischia di metter in ginocchio soprattutto il ceto medio".
L'ufficio studi della Cgia mestrina fa degli esempi: per un giovane operaio senza familiari a carico, reddito di poco inferiore ai 20.000 euro e abitazione di 80 mq, il prelievo fiscale subirà un aumento pari a 405 euro. A determinare questo aumento sono particolarmente le accise e l'Iva sui carburanti, con un +189 euro e l'introduzione dell'Imu sulla prima casa con un +120 euro. Nel triennio la maggiore tassazione aumenterà di 55 euro nel 2013 e di 16 euro nel 2014 toccando così al termine del periodo rispetto al 2011 un +477 euro.
Per una coppia con un figlio, un impiegato con un reddito di 22.000 euro all'anno ed una donna commessa in un negozio con uno stipendio annuo di 19.00 euro,una casa di 115 mq, il prelievo sarà di 640 euro in più. Nel 2013, grazie all'aumento delle detrazioni per figli a carico previsto dalla "legge di stabilità", si avrà un'insignificante riduzione di 11 euro; ma nel 2014 la tassazione peserà sulla coppia con un più 93 euro. A fine triennio l'aumento sarà pari a +722 euro.
Terzo caso esemplificato, quello di una coppia con due figli, un unico stipendio annuo di 50.000 euro ed una casa di 115 mq, il carico fiscale aggiuntivo sara quest'anno di 726 euro; nel 2013 per le detrazioni Irpef per i figli a carico ci sarà un risparmio di 61 euro rispetto al 2012, ma la famiglia nel 2014 sarà costretta a pagare 146 euro in più rispetto al 2013.
Tutto questo sarebbe accettabile se si vedesse realmente qualche effetto concreto da queste manovre di macelleria sociale, ben più consistente di qualche pacca data in Europa all'ex rettore della Bocconi. Cosa che, non sono io a dirlo, così non è.
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