sabato 26 gennaio 2013

Sinistra per Siena su Comune e Fondazione MPS

Le vicende di queste ore sono state un vero e proprio tsunami politico che ha rimesso tutto in forse. Chi segue gli eventi, come può da casa, si è trovato travolto da una valanga di informazione, di prese di posizione, di dichiarazioni, di dati, di commenti, da cui si fa fatica ad uscire razionalizzando il tutto in un'opinione coerente. Il problema è certamente capirne i motivi, capire ad esempio il back-stage di questa foto, che a suo tempo ha fatto discutere.


Forse basterebbe capire i volti, le espressioni, confrontarli con quanto è successo dopo, con oggi, per darsi una spiegazione. Casini ride, e si capisce bene il perché: con Monti ha trovato un rilancio sulla scena politica da primario e non da comprimario, come forse mai gli era capitato prima nella sua carriera politica. Con Monti si è assicurato ancora una sedia in Parlamento, e forse qualcosa di più, una presidenza magari di peso. Alfano è il più serioso, forse l'unico tra i presenti che è lì per un motivo chiaro, di facile definizione: senza Pdl, e si è visto poi, un governo Monti non stava in piedi. Anche Bersani è felice, e forse i mali pensieri che nascono dalle vicende di questi giorni suggeriscono possibili motivi di una soddisfazione. In fin dei conti ha dietro, alle spalle Monti, Monti bond. Una certezza.per far uscire la banca del cuore del Pd dai pasticci. E si è visto. 3,9 miliardi non sono bruscolini. Già, ma detto tutto questo, veniamo al punto che interessa, non a Roma ma a Siena: nel consiglio comunale di Siena c'è Sinistra per Siena. Un'ottima fonte per capire la vicenda nell'ottica politica..
Come nasce Sinistra per Siena? Prendo le informazioni a piene mani dal loro sito. Dicono: "Il nostro circolo nasce un paio di anni fa come un circolo di Sinistra Ecologia e Libertà. Condividevamo in pieno il progetto di Nichi Vendola di rinnovare la sinistra italiana declinando i valori tradizionali (uguaglianza, solidarietà, attenzione ai diritti sostanziali degli individui) in un modo nuovo e moderno, volevamo partecipare con lui alla costruzione di un partito che ponesse al centro i valori e non gli interessi dei funzionari. Iniziarono tuttavia ben presto i dissapori con i dirigenti provinciali di SEL che mal sopportavano l’idea che noi ponessimo al centro dell’azione politica cittadina la questione morale. Noi riteniamo che occorra districare il nodo perverso fra politica, massoneria e affari che sta soffocando questa nostra città. Loro avevano un patto di ferro con il PD che questo nodo vuol tenerlo stretto. Siamo stati sempre più emarginati. Le nostre richieste (primarie per scegliere il candidato a sindaco del centro sinistra, richiesta al PD di un forte rinnovamento morale, collegamento con le altre forze del centro sinistra – IDV, Federazione della sinistra - per coordinare le nostre richieste a PD e costringerlo al rinnovamento) sono state tutte rifiutate. Alla fine il gruppo dirigente di SEL ha accettato senza proferire verbo un candidato a Sindaco che personalmente e per la sua storia politica rappresenta proprio quello che noi contrastavamo".
Sinistra per Siena così continua il racconto della propria storia: "A questo punto avevamo due scelte: a) ripiegare le bandiere e tornare a fare quel che facevamo prima (nessuno di noi vive di politica o si aspetta qualcosa di concreto dall’impegno politico e quindi siamo liberi); b) proporre a Siena un’alternativa di sinistra, ovvero essere coerenti con i valori che ci avevano spinto ad entrare in SEL. Abbiamo preferito seguire il cuore che ci diceva di essere fedeli agli ideali e non alla nomenclatura di partito. Così è nata l’avventura di Sinistra per Siena e la proposta di candidare Laura Vigni a Sindaco di Siena".
Siamo, dunque, alle elezioni comunali del 2011: "Le elezioni sono andate benissimo per la nostra Lista Sinistra per Siena (Laura Vigni ha preso poco meno del 7 % dei voti e la lista quasi il 5 %), male per Siena. Incredibile a dirsi Ceccuzzi ha vinto al primo turno con il 54 % dei voti. Che fosse una vittoria di Pirro è apparso subito evidente. Le tensioni interne nel PD crescono a vista d’occhio. Quando gli accordi sono basati sulla divisione del potere, delle poltrone e del sottogoverno, ma le risorse sono scarse e non c’è tanta trippa da dividere, allora mantenere l’equilibrio diventa sempre più difficile. La maggioranza entra in crisi sulle note questioni del bilancio: questione ovviamente strumentale, ben altre sono le questioni sul tappeto. I cosiddetti dissidenti del PD fanno cadere la giunta".
Arrivano a Sinistra per Siena le tante promesse, i do ut des: "In quel periodo direttamente e indirettamente sono state fatte tante promesse a Laura perché votasse a favore della maggioranza. Ancora non hanno capito come mai Laura abbia detto di no. La loro forma mentis è tale che non riescono a immaginare che esistano in politica persone per bene che non sono interessate a benefici materiali, ma vogliono essere coerenti coi loro ideali e con la promessa fatta ai suoi elettori".
Questo il quadro, ma adesso ci saranno nuove elezioni amministrative. "Nei prossimi mesi Siena affronterà una nuova campagna elettorale. Noi ci saremo e saremo più forti di prima, più numerosi, più motivati.  Anche perché le cose in città possono cambiare veramente. Forse è il momento che i città tornino ad amministrare persone perbene che abbiano a cuore solo gli interessi collettivi. Cambiare a Siena questa volta si può".
Scrive Laura Vigni: "Perché mi candido alle elezioni 2013. L'amore profondo per Siena, dove sono nata e dove da sempre vivo e lavoro. La conoscenza della sua storia e della sua amministrazione. La forza, la cultura, l’onestà di una donna. Per voltare pagina, davvero".
Questa lunga premessa perché nel canale YouTube di Sinistra per Siena ho trovato due filmati di due consigli comunali, dove sono ben descritte, dall'interno, le vicende dei rapporti tra politica e Fondazione Monte Paschi. Il primo filmato, che si riferisce alla seduta del 9 settembre 2011, contiene l'intervento del consigliere comunale Laura Vigni, in cui esprime con fermezza la posizione di Sinistra per Siena sul futuro della Fondazione Monte dei Paschi nel corso del dibattito che ha portato all'aggiornamento delle linee programmatiche 2009-2011 della Deputazione Generale della Fondazione Mps e nuovi indirizzi per gli anni 2011-2013.


Dice in sintesi la consigliera di Sinistra per Siena che il documento approvato dalla maggioranza, con la strana – ma non troppo – alleanza del PdL, appare assolutamente insufficiente riguardo alla Banca, la cui politica imprenditoriale viene sottratta a qualsiasi controllo, mentre gli errori e le imprudenze fanno sentire i loro effetti sulla Fondazione e su tutta la collettività. La ricapitalizzazione necessaria per evitare la sua scalabilità, ha costretto la Fondazione a indebitarsi per 600 milioni di Euro ed a tagliare drasticamente le erogazioni alla città. E forse questo sacrificio non sarà sufficiente: pensiamo con preoccupazione a cosa potrà accadere se diventasse necessario ricapitalizzare ancora. Chi potrà parlare ancora di senesità del Monte?
La situazione attuale della Banca non è solo il frutto della crisi internazionale, che naturalmente pesa, ma anche di scelte interne e per uscirne c’è bisogno di una cambio di rotta deciso: abbandonare le esternalizzazioni, valorizzare le competenze interne, evitare di affidare tutto il sistema informatico a IBM, premiare la professionalità a prescindere dall’appartenenza politica nell’assegnazione dei posti di comando.
Il documento della maggioranza e del Pdl sembra solo un accordo di potere, che invita ad alzare la musica mentre il Titanic affonda.
Il gruppo di Sinistra per Siena aveva deciso di non presentare una propria mozione, dicono, ma ha sostenuto quella delle Liste Civiche aggiungendo due punti significativi: la diminuzione del numero dei nominati nelle partecipate e trasparenza sui criteri che la Fondazione adotterà quest’anno per assegnare le poche risorse disponibili. Naturalmente in fase di voto Sinistra per Siena è messa in minoranza, e i giornali cittadini riferiscono solo le posizioni della maggioranza, ma noi continueremo a far conoscere le nostre posizioni ricorrendo a tutti gli strumenti di comunicazione a nostra disposizione.
Il secondo filmato si riferisce al Consiglio comunale del 29 novembre 2011. Mostra l'intervento di Laura Vigni. In discussione la mozione in merito alla Fondazione MPS.

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