Cosa dice la Santanchè? Ce lo dice ladygroove71b che così commenta questa sua clip inserita su YouTube il 13 aprile 2012. "La Minetti? Anche Togliatti aveva come amante la Iotti, poi lei è diventata il primo presidente donna alla Camera, e sicuramente non aveva vinto concorsi. Nessuna delle due ha vinto un concorso, questo è sicuro". Queste parole surreali sono state pronunciate da Daniela Santanché alla Zanzara, su Radio 24. "La Iotti - aggiunge - faceva benissimo politica, ma nella stanza sopra delle Botteghe Oscure. Siccome ora si parla solo di Bunga Bunga possiamo dire che tutto il mondo è paese. Una compagna comunista da amante a presidente della Camera dimostra che le scorciatoie aiutano. Se non fosse stata l'amante di Togliatti non credo sarebbe mai diventata presidente della camera. Le scorciatoie c'erano ieri e ci sono anche oggi, forse un tempo era peggio".
Poi ricorda la confessione del nepotismo della Santachè. L'esponente del PdL rivendica poi candidamente la spintarella ricevuta da sua nipote, Silvia Garnero, nota per essere l'assessore più assenteista della Provincia di Milano. "Mia nipote? Meglio del Trota, lui é un pirla, lei brava, bella e capace. Difendo il nepotismo. Se hai un parente, anche un figlio, preparato e capace perché non deve avere la possibilità di emergere?", dichiara perentoriamente la Santanchè. "In politica funziona così, di cosa vi stupite? Quando si fa una giunta decidono i partiti. Ho detto a Podestà (presidente provincia di Milano, ndr) che c'era mia nipote, una ragazza brava, bella di cui mi fido. Piuttosto di suggerire uno che passa per strada e che non conosco. Lo rivendico con orgoglio". "Silvia ha il quid - dice ancora alla Zanzara - mentre il Trota ha dimostrato di essere un pirla anche se ha preso i voti, ma avete sentito le interviste che ha fatto? E poi parliamoci chiaro, nessuno di quelli che è in politica ha fatto concorsi, non è una raccomandazione, è una procedura normale".
E poi c'è Rosy Mauro e una previsione sbagliata riguardante la guida della Lega. La Santanchè, secondo cui Maroni non potrebbe mai essere il leader della Lega, si pronuncia anche sull'espulsione di Rosy Mauro: "svolgeva il ruolo di badante, un lavoro molto prezioso per la Lega, e doveva limitarsi a quello, non doveva avere mire politiche. Non la difenderei mai solo perché è una donna. Non e' una questione di genere. Non ho mai sentito il politico Rosi Mauro fare battaglie politiche, introdursi nell'agenda politica del paese. L'ho sempre vista svolgere molto bene il ruolo di badante, cosa che apprezzo. Lei ha preso il peggio degli uomini". E aggiunge: "Sarebbe una vera violenza verso gli italiani averla a sostituzione di Schifani in aula al Senato, in caso di assenza delle alte cariche dello Stato". Bossi, secondo il deputato PDL, "è la vera vittima, con la sua malattia". Poi, commentando l'autista che ha registrato Renzo, la Santanchè incalza: "Mi fa più schifo della Rosi Mauro. Se penso che potrei affidare mio figlio a un autista o a uno che può stargli vicino, con un possibile ricatto, non mi piace. È un infame, mi fa più schifo lui di tutto il resto. È un ricattatore"
E infine la clip chiude ovviamente su Sallusti. Gran finale con la rivendicazione di privacy e di "dimensione dell'intimo" circa la nota liaison tra la stessa Santanchè e Alessandro Sallusti, direttore de "il Giornale".
È una clip divertente, che dice molte cose senza alcun pudore dovuto a false ipocrisie. Ma soprattutto, se questa era l'intenzione, che non sposta di un millimetro possibili intenzioni di voto o l'attenzione di qualche incerto.
Molto più efficace, già così confezionata, ma ancor più se opportunamente interpolata o integrata, regalo un suggerimento, la clip che segue, che impazza nei primi posti su Youtube. Colpisce molto di più il lato deteriore di quest'epoca di berlusconismo che non le esternazioni della Santanchè candidata pidiellina.
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