venerdì 25 gennaio 2013

Assad in tv, la gente nelle caverne

Bashar al Assad è tornato davanti alle telecamere, come mostra la clip di EuroNews. Nel giorno della festa per l'anniversario della nascita di Maometto, il presidente siriano è stato ripreso dalla tv di Stato mentre, in una moschea di Damasco, partecipava alla preghiera.


Nella clip successiva di TMNews (immagini Afp), un'altra tragica realtà della Siria della guerra civile. Grotte come case, rifugi di fortuna per sfuggire all'orrore della guerra per chi è rimasto senza un tetto sotto cui vivere. Succede nella Siria nord-orientale, dove le cavità delle pareti rocciose a strapiombo sul fiume sono diventate la nuova casa di un gruppo di sfollati, trasferitisi qui dopo aver perso la propria abitazione nei bombardamenti dei lealisti che hanno raso al suolo il vicino villaggio di al-Hamama, in una zona in mano ai ribelli che si oppongono al regime di Bashar al-Assad. "Siamo venuti qui - dice un'anziana signora - perché ogni sera ci sono bombardamenti e ormai i razzi hanno distrutto quasi tutte le nostre case. Siamo qua perché abbiamo paura"."Manca il cibo e c'è tanto freddo - aggiunge un uomo - abbiamo 2 o 3 coperte per coprire i bambini, siamo seduti qui e soffriamo la fame e tutto il resto".I rifugiati hanno costruito mura di pietre per proteggersi dal freddo e una canna fumaria in modo da poter accendere un fuoco per riscaldarsi senza rischiare di soffocare. In ciascuna grotta trovano posto anche 10 o 15 persone, spesso tutte donne perché i loro mariti e figli maschi sono stati uccisi o sono finiti in carcere. Gli abitanti del villaggio sono troppo poveri per tentare la fuga in Turchia, come fanno molti profughi, allora scelgono una vita da "uomini delle caverne" per restare vicino alla propria gente, sperando che la guerra finisca presto e che possano tornare nelle proprie case.

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