mercoledì 23 gennaio 2013

Ricordiamoci al seggio dei sommergibili di Monti

Il post I sommergibili di Mario Monti è tra i maggiormente visti di questo mio blog. In esso si riportava una clip che conteneva un'analisi di Antonello Caporale per il Fatto Quotidiano. Oggi Francesco Barbato, Idv, ha pubblicato su YouTube il suo intervento nella discussione sulla proroga delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia. Lo ripropongo perché, repetita iuvant, ribadisce e rafforza concetti già espressi nella clip di quel post. Naturalmente la minoranza dei costruttori di pace non è riuscita a fermare in parlamento la follia spendereccia del governo Monti e di chi sino ad ora ne ha sostenuto lo scempio, ma, come scrivevo in precedenza, rifletterci sopra potrebbe servire a ricordarsi della squallida e ipocrita vicenda riguardante le spese per gli acquisti di armamenti, nella cabina elettorale; nel senso di aver ben chiaro chi non votare assolutamente.


Di seguito riporto il testo dell'intervento dell'on. Barbato, fissato nella clip, che si riferisce alla dichiarazione di voto sul'emendamento 5.1 da lui presentato.
Francesco BarbatoDeputato Presidente, con questo emendamento si interviene dove è previsto che si pongano in essere iniziative per consentire lo sviluppo, cioè avviare processi di sviluppo negli altri Paesi. Ma, io non lo so e chiedo a lei, deputato Presidente, e a tutti i colleghi che sono qui in Parlamento: ma, ci siamo accorti che noi abbiamo un problema di crescita in questo Paese? Ci siamo accorti che tutti parlano - nella propaganda, naturalmente - che occorre sviluppo in questo Paese e che finora non è stato possibile perché mancavano le risorse? Allora, mancano le risorse per creare lo sviluppo in Italia, mentre troviamo un miliardo e duecento milioni di euro perché tale è stata la copertura finanziaria per le missioni internazionali del 2012 e, sostanzialmente, pari sarà la cifra che servirà per il 2013 perché con questo finanziamento, fino a settembre 2013, è prevista una copertura finanziaria per circa 950 milioni di euro.
Allora, io vi domando: ma come si può essere così scellerati davvero se si trascura la crescita del proprio Paese, la crescita degli italiani, lo sviluppo in casa nostra e ci si preoccupa, invece, dello sviluppo degli altri Paesi? Qui non è che si vuole essere egoisti, ma noi non siamo in condizione di portare il pane a casa dei nostri figli, a casa delle nostre mogli, a casa delle nostre famiglie e ci preoccupiamo, invece, di portare denaro e creare sviluppo negli altri Paesi. Ma, forse questa è la ragione per la quale la gente e i cittadini si allontanano sempre di più da questa politica e da questi partiti. Questi sono i partiti che, ancora oggi, mettono in previsione spese militari. Oltre ai famigerati F35 che l'Italia continua ad acquistare e che sono gli strumenti bellici più potenti nello spazio aereo e più micidiali, addirittura il Ministro della difesa ha confermato che l'Italia acquisterà due sommergibili. Gli italiani devono sapere che questo Governo e i partiti che mantengono questo Governo consentono l'acquisto di due sommergibili dalla Germania. Cioè, noi portiamo i soldi in Germania per acquistare due sommergibili! Ma, che cosa metteranno a tavola gli italiani? Pezzetti di sommergibili, grazie alla vostra politica, del Partito Democratico, del PdL, dell'UdC e di tutti quelli che hanno sostenuto il Governo Monti e che continuano ad alimentare spese militari.

Il Ministro della difesa ha detto che servono perché, in modo occulto, si riesce a navigare nei fondali e si hanno conoscenze di informazioni, si sanno cose che diversamente non si potrebbero sapere e così si crea il futuro.
Ma il futuro degli italiani non deve essere questo. Voi state continuando a scherzare con la tasca degli italiani, perché con questo emendamento io vi ho proposto di non sprecare soldi per lo sviluppo all'estero e di costituire e rinforzare invece il fondo, che può servire per ridurre effettivamente l'IMU sulla prima casa o per le piccole e medie imprese. Alimentando il fondo, si può ridurre la pressione fiscale per le piccole e medie imprese, i cui rappresentanti ho incontrato sabato scorso a Napoli. A Napoli i commercianti, i negozianti e le piccole e medie imprese, che chiudono una saracinesca al giorno, mi hanno detto che lunedì prossimo vogliono iniziare le primarie del non voto, per mandare a quel paese questa classe politica e questi partiti, che sono delle mummie, perché state qui da venti-trent'anni e continuerete a fare danni anche nella prossima legislatura. Per questa ragione, propongo di votare questo emendamento, che è un emendamento per i cittadini, per gli italiani.
Questo, sul proprio emendamento è stato uno dei tanti interventi fatti da Barbato. Anche se allunga in maniera sconsiderata il post, ritengo utile riportare l'intervento in sede di discussione generale perché esprime più compiutamente e con dovizia di argomenti i concetti riassunto nella dichiarazione di voto e ne aggiunge altri che completano il quadro di assurdità dell'intero provvedimento, sostenuto dalla troica dei partiti dell'insana maggioranza, che si azzufferanno per spolpare l'osso dopo il risultato delle elezioni.
Francesco BarbatoSignor deputato Presidente, la ringrazio per la parola accordatami. Sul provvedimento in oggetto, che riguarda le missioni internazionali, per la verità già la scorsa settimana, il 16 gennaio, al Senato - dove le Commissioni III (Affari esteri) e IV (Difesa) già erano riunite in seduta congiunta - sollevai al Ministro degli affari esteri dubbi circa l'opportunità di portare avanti queste missioni internazionali, soprattutto per una ragione.
In linea di principio siamo d'accordo sul fare missioni internazionali di pace, per motivi umanitari. Per l'amor di Dio, nessuna contrarietà, in linea di principio, ad una missione internazionale di pace, umanitaria o di ricostruzione e di sviluppo, però chiesi al Ministro degli affari esteri se - per l'attuale situazione del nostro Paese, cioè per la grande crisi nella quale ci troviamo, di dimensioni inenarrabili, drammatica, che gli italiani stanno vivendo sulla loro pelle, in un momento come questo - è più opportuno che un padre di famiglia provveda a procurarsi da mangiare per portarlo ai propri figli, per dare da mangiare e far vivere la propria moglie, la propria famiglia, o vada a comprare - come affermai testualmente - dei biglietti per il teatro?
Diciamoci la verità, si tratta di una questione di priorità. Una cosa del genere significa voler fare una spesa che, in questo momento, l'Italia non può permettersi. In questo momento l'Italia ha delle difficoltà, in seguito a provvedimenti anche violenti che sono stati presi sulla pelle degli italiani - come, non a caso, l'ormai famigerata spending review - che hanno visto, ad esempio, dei giovani partecipanti ad un concorso bandito per 1.886 carabinieri, alla stragrande maggioranza dei quali - che venivano da tutta Italia, dalla Sicilia, dalla Sardegna, dalla Campania, dal nord Italia, che hanno sostenuto delle spese, che hanno investito, che si sono recati a fare il concorso, che, insomma, hanno fatto sacrifici, hanno studiato e hanno vinto il concorso -, a concorso terminato, a graduatoria esposta, con i nominativi dei 1.886 giovani che dovevano diventare carabinieri, che volevano servire lo Stato e garantire la sicurezza degli italiani, è stato detto: «abbiamo scherzato, non ci sono soldi, non potete essere assunti. Questo concorso che è stato fatto è stato uno scherzo». Questo non è serio, non è credibile per uno Stato con la schiena dritta, con la «S» maiuscola. Come dicevo questa mattina nuovamente al Ministro della difesa, in questi giorni andrò da lui per chiedergli chiarimenti.
La stessa cosa nella Marina militare: bandiscono un concorso per 157 posti, 80 ne assumono e ad altri 77, vincitori di concorso, dicono che non se ne può fare nulla, perché c'è la spending review; e poi mi dicono che l'8 dicembre scorso è stato bandito un nuovo concorso, sempre per assunzioni alla Marina militare. Ma a che gioco stiamo giocando? Ma siamo al gioco delle tre carte? Ma si può mai scherzare così sui giovani? Si può mai continuare a prendere in giro i giovani? Dite perché non ci stanno soldi e poi, invece, il Ministro per gli affari esteri mi risponde e mi dice che con le missioni all'estero l'Italia conquista credibilità internazionale e in modo tronfio mi dice che bisogna mettere enfasi - ripete sempre la parola «enfasi» - sulla componente civile, perché è la componente civile che ha una prevalenza in queste missioni.
Allora vorrei fare una domanda al signor Ministro per gli affari esteri ed al Governo, poiché vedo proprio il testo della norma che abbiamo oggi in esame e che dice testualmente: «sostegno ai processi di ricostruzione»; sostegno per i processi di ricostruzione negli altri Paesi, nei Paesi dove andiamo a fare le missioni. Ma, scusate, se ne è accorto questo Governo che in Italia necessitano dei processi di ricostruzione, ad esempio a L'Aquila, che ancora è stesa al solo per il terremoto che abbiamo avuto in Abruzzo? Ma se ne è accorto questo Governo che occorre la ricostruzione in Emilia Romagna, dove l'anno scorso abbiamo avuto un altro terremoto che ha flagellato quelle popolazioni? Addirittura, nell'altro provvedimento, che pure è oggi all'ordine del giorno, il cosiddetto decreto rifiuti, l'ultima parte riguarda proprio gli interventi che i governatori possono fare per la zona terremotata dell'Emilia Romagna.
Allora, scusatemi, a proposito di priorità, se non ci sono i soldi per fare rialzare L'Aquila e per far rivivere le nostre città flagellate dal terremoto, come L'Aquila in Abruzzo, o come in Emilia Romagna, come facciamo a preoccuparci dei processi di ricostruzione negli altri Paesi? Insomma, si vuole governare gli italiani, ovvero questo Paese, o ci si vuole «distrarre»? Infatti così devo esprimermi rispetto ad operazioni all'estero. Non possiamo permettercelo! Lo volete chiamare sano egoismo? Sì, va bene: io amo gli italiani e voglio battermi oggi per difendere gli italiani, per questa ragione sono in Parlamento e sto cercando di portarvi sulla strada giusta. Infatti dissi al Ministro per gli affari esteri: non può permetterselo oggi l'Italia di fare delle missioni internazionali, non può permettersi di spendere come l'anno scorso un miliardo 280 milioni 477 mila euro per le missioni. Quest'anno, nel nostro testo, si dice che la spesa sarà pari a complessivi 935 milioni 471 mila 703 euro, fino a settembre 2013. Ciò significa che, per arrivare poi a fine anno, debordiamo anche in questo caso il miliardo di euro.
Allora mi chiedo: ma non è più importante mantenere noi credibilità nel nostro Paese? Ma se ne è accorto questo Governo che la guerra voi l'avete fatta scatenare nelle case degli italiani? Quando voi avete portato l'IMU, quando avete assediato e bombardato gli italiani con l'IMU, voi avete portato la guerra nelle case degli italiani! Allora oggi io penso che, piuttosto che una missione di pace all'estero, occorra fare una missione di pace nelle case degli italiani, una missione di pace nelle case degli italiani che non ne possono più.
Tra l'altro abbiamo visto che cosa succederà con l'IMU e con le nuove tasse - abbiamo visto proprio oggi la Tares - che addirittura si accavalleranno a luglio insieme ad Irpef, Irap e a tutto il resto. Ed allora è più giusto, signori del Governo, finanziare le missioni all'estero?
Il Ministro degli esteri in modo tronfio si vantava di mandare 250 formatori per addestrare gli eserciti stranieri. Allora vorrei chiedere a questo Governo, ma soprattutto a quella maggioranza ABC che lo sostiene e che lo ha sostenuto e che ha approvato tutti questi provvedimenti compreso l'ultimo relativo alle missioni estere: piuttosto che mandare i formatori all'estero non è meglio formare i lavoratori della Irisbus di Avellino, l'unica industria in Italia che costruiva gli autobus, perché ora gli autobus la FIAT li va a realizzare a Lione in Francia e nella Repubblica Ceca. Allora bisognava formare i lavoratori dell'Irisbus di Avellino e riaprire i cancelli di quella fabbrica che da un anno, cioè dal gennaio 2012, sono stati licenziati e cacciati via e non hanno più un futuro, non hanno più lavoro, mentre l'Italia non ha un'industria per la produzione degli autobus e li andiamo a comprare all'estero. Non era più opportuno formare, piuttosto che gli eserciti stranieri, i lavoratori della Vinyls, l'unica industria chimica italiana? Noi oggi andiamo ancora a comprare il PVC che serve per fabbricare le scarpette da ginnastica dalla Germania, mentre a Porto Torres, a Porto Marghera e a Ravenna non formiamo, i nostri stabilimenti sono chiusi e la nostra industria chimica è chiusa da quattro anni. Non era più importante formare i lavoratori dell'Alcoa, insomma di tutti quei centri che stanno soffrendo, di tutte quelle fabbriche che stanno chiudendo e che erano poi il nerbo forte dell'industria italiana, perché noi funzioniamo sull'industria manifatturiera? Ebbene, si preferisce andare a portare i soldi, spendere un miliardo e 200 milioni di euro per andare all'estero ed invece non riusciamo a fare il minimo essenziale qui in Italia. I soffitti delle scuole in Campania sono crollati con i ragazzi sotto perché non ci sono neanche i soldi per fare l'ordinaria manutenzione per le scuole.
Nella ricerca l'Italia è il Paese fanalino di coda in Europa. Siamo all'1,26 per cento di investimenti per la ricerca sul prodotto interno lordo Gli Stati Uniti d'America spendono esattamente il doppio e la Germania con la Merkel ha messo, per i prossimi tre anni, dieci miliardi di euro in più per la ricerca. Insomma, così si fa crescere un Paese se le risorse non ci sono: bisogna dare priorità assoluta alle esigenze degli italiani. Stiamo parlando delle esigenze minimali, penso ad esempio alla cassa integrazione: quando ad aprile non ci sarà più un euro, che farete? Una nuova manovra? Nuove tasse per gli italiani? Allora bisogna raddrizzare il tiro. Questo è il lavoro che io da quattro anni e otto mesi sto facendo in Parlamento, perché non solo vi dico che cosa non bisogna fare perché è sbagliato, ma soprattutto come modificare i vostri percorsi sbagliati che stanno affondando un Paese E non a caso anche sul provvedimento oggi in esame ho formulato due proposte emendative soppressive l'una degli articoli 1, 2, 3 e 4 per la parte che riguarda le missioni e il sovvenzionamento delle Forze armate, e l'altra degli articoli 5, 6, 7 e 8, per quanto riguarda la cooperazione e la ricostruzione dei Paesi.
Vedo che in questi giorni è partita la campagna elettorale in cui si promettono favole e si dicono solo sciocchezze. Questa casta, che è qui dentro, sa solo continuare a dire sciocchezze. Parla dell'IMU che adesso vuole togliere. Tutti vogliono togliere ora l'IMU dopo che l'hanno appena messa, proprio questo Governo; Monti mette l'IMU e lui per primo dice che bisogna rivederla. Volete fare le cose serie? Volete davvero dare delle risposte concrete?
Passiamo già farlo già oggi perché con i due emendamenti che ho presentato si dà la possibilità di prendere queste risorse per andare a finanziare il fondo che abbiamo costituito, che può eliminare l'IMU almeno per la prima casa, e per i meno abbienti, per le fasce sociali più deboli, e può andare ad incidere per ridurre la tassazione delle imprese, delle piccole e medie imprese. Sabato scorso ero a Napoli con i commercianti, con le PMI, che protestavano che non ce la fanno più a sostenere questa pressione fiscale debordante (il 54 per cento). Per quanto riguarda questo incontro con i commercianti di Napoli di sabato scorso, vi metto sull'avviso, signori del Governo, signori dell'ABC, signori della maggioranza che ha sostenuto questo Governo e queste scelte demenziali che stanno affondando il nostro Paese (mi riferisco a tutti i partiti, PD, PdL, UdC, FLI, quanti ce ne state). Questi commercianti, le piccole e medie imprese a Napoli, mi hanno detto che pure loro vogliono fare le primarie. Mi hanno detto sabato scorso a Napoli: perché non iniziamo le primarie? Ho detto: ma quali primarie? Si, le primarie del non voto.
Questa casta si riproduce tutta interamente con questa schifosissima legge elettorale con cui non si dà la facoltà ai cittadini di poter scegliere chi mandare in Parlamento, e allora ritornerà tutta così com'è integralmente. Tutte queste mummie che stanno da vent'anni, da trent'anni in Parlamento...
Presidente. Onorevole Barbato, o ritorna nell'ambito dell'argomento, o altrimenti le tolgo la parola.
Francesco Barbato. Certo, e mi hanno chiesto: ma noi a tavola che cosa mettiamo? Un negozio al giorno chiude a Napoli. Tra l'altro dissi loro che ho scoperto anche un'altra cosa, che qui a proposito di spese militari (oltre ai famigerati F- 35, che sono una spesa incredibile, perché questo Paese si deve attrezzare dell'arma aerea più micidiale e potente, che sono gli F- 35) c'è addirittura un'altra roba, signor deputato Presidente: due sommergibili. È mai possibile che questo Governo e questa maggioranza finanzi due sommergibili da acquistare dalla Germania? Dobbiamo pagare pegno alla Germania ed acquistare due sommergibili. A tal proposito il Ministro della difesa nella scorsa audizione al Senato, alla mia domanda se fosse vero che vi erano questi due sommergibili, ha risposto che è vero e che servono per l'alimentazione di un programma con il quale ci prepariamo un futuro. Il programma serve perché con questi due sommergibili si può avviare un lavoro di raccolta occulta di informazioni, per avvicinarsi ed ascoltare e raccogliere informazioni in molto non visibile (servono mezzi del genere). Allora chiedo agli italiani: vi servono mezzi del genere, cioè sommergibili che devono raccogliere informazioni in modo occulto? Vi serve ancora la spesa militare? Servono ancora gli F-35? Servono ancora agli italiani i sommergibili? Ho visto che c'è un programma di spesa di 915 milioni di euro, quasi un miliardo di euro. E i commercianti di Napoli mi dissero: ma sulle nostre tavole, alle nostre famiglie, che cosa portiamo? I pezzettini di sommergibile, li tagliamo e li distribuiamo sulla tavola? Mangiamo sommergibili a tavola? Di fronte a scelte così violente e dannose per il Paese ancora una volta vi chiedo davvero di cambiare direzione. Si è in tempo, non facciamo come questa mattina nelle Commissioni (Ambiente, Finanze, Difesa ed Esteri) dove si dice, no ma i provvedimenti poi dovrebbero ritornare al Senato per essere riapprovati, dovrebbe esserci addirittura una quarta lettura. Scusatemi, sia noi che gli onorevoli senatori (anzi in questo mese abbiamo già avuto un acconto della paghetta il 20 di gennaio) il 28 gennaio percepiremo il resto della nostra paghetta che è già abbastanza importante. Si può lavorare un poco in più per fare delle leggi che servono agli italiani, ma non delle leggi che li affossano ancora di più. Allora, con questa posizione chiara, che voglio portare avanti per i cittadini, per continuare ad essere deputato dei cittadini, vi invito a cambiare strada e a non danneggiare gli italiani e i cittadini italiani.

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