mercoledì 5 dicembre 2012

Parlamentarie? No, parrocchiali

Il Movimento 5 Stelle si presenta alla platea più ingenua e meno smaliziata della rete e, più in generale, mediatica come "una libera associazione di cittadini. Non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro". Niente, dunque "ideologie di sinistra o di destra, ma idee". Perché lo scopo è "realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici". ma soprattutto "senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo ed indirizzo normalmente atribuito a pochi". È così? È veramente così?
Ieri la nuova denuncia di tre candidature scomparse alle "parlamentarie", tre attivisti che, pur avendo tutti i requisiti richiesti, sono stati esclusi d'imperio. I tre sono Ivano Mazzacurati, Alessandro Cuppone e Lorenzo Andraghetti. L'ultimo aveva già pubblicato online il video di presentazione della candidatura.


Annotavo ieri dopo aver visto per caso il video: Andraghetti uno certo meglio di Renzi, ma dove sta l'antipolitica? Evidentemente troppo serio e soprattutto in gamba, fuori target per il guru, padre e padrone del movimento, alla faccia delle dichiarazioni di facciata.
Anche l'ostracizzata Federica Salsi, l'antiGrillo, con merito, oggi se vi fossero le primarie per la leadership del movimento, ha denunciato la consumata esclusione dicendo all'emittente bolognese Radiotau: "Queste persone avevano a tutti gli effetti i requisiti. Mi piacerebbe che Grillo, Casaleggio o lo staff dessero delle motivazioni chiare su determinate esclusioni".
Come riportano giornali online, l'espulso Valentino Tavolazzi ha definito le "primarie" per i parlamentari del movimento grillino, cui ambiva partecipare, "una grande delusione. Il Casaleggium ha stabilito chi sia candidabile, senza alcun confronto preventivo, ed ha tradito quanto promesso da Grillo in tutte le piazze: chiunque si può candidare, se incensurato, non iscritto a partiti e se non ha svolto due mandati. Le scarse informazioni disponibili e le modalità di voto hanno impedito una partecipazione più larga e consapevole". E dunque: "Le parlamentarie stanno assumendo una dimensione parrocchiale" e usano "un metodo inqualificabile in base ai valori fondanti per il M5S, quali trasparenza e partecipazione". Inconfrontabili, insomma, con le primarie democratiche e i suoi milioni al voto. Tavolazzi, inoltre, ricorda che "Casaleggio ha anche impedito alle città di Ferrara e di Cento di essere rappresentate alle parlamentarie, colpendo non solo due liste civiche, centinaia di attivisti e migliaia di elettori, ma anche due intere comunità" e comunque ha mandato un "in bocca al lupo a tutti i cittadini di buona volontà che credono nel Movimento del non statuto e ci mettono anima, corpo e faccia per cambiare il paese".
Mutuando il vezzo di Grillo di chiudere i suoi post con una frase ad effetto, a questo punto ci sta un "Ci vediamo alle elezioni: Movimento 5 Stelle, se lo conosci non lo voti".

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