venerdì 7 dicembre 2012

L'urlo di Munch

Le "Parlamentarie" di Beppe Grillo si sono, dunque, concluse. E così abbiamo qualche numero confidato dal guru in persona. I candidati erano circa 1.400, presenti in tutte le circoscrizioni elettorali incluse quelle estere. Grillo nel suo post sul blog, che è la "Botteghe Oscure" del suo "movimento", non dà il numero dei votanti, ma parla di circa 95.000 voti disponibili, una sessantina cioè per ciascun candidato. Attenzione, però: ciascun votante, cioè i "militanti" iscrittisi al M5S entro in 30 settembre scorso, avevano a disposizione 3 preferenze, cioè 3 voti ovviamente per tre candidati diversi. Questo potrebbe far pensare che i votanti in realtà siano stati poco più di 31.000. C'è da aggiungere che si votava per i candidati della propria circoscrizione elettorale e questo rende più difficile capire il consenso ottenuto nella realtà da ciascun candidato. Il quadro dei candidati scelti per la lista di ognuna delle 27 circoscrizioni, li riporta in ordine, si pensa, di preferenze, ma il numero dei voti ottenuto da ciascuno non è indicato. Non solo, ma ad esempio per la circoscrizione Lombardia 3, cui ho dato un'occhiata e che raggruppa le province lombarde del Po: Pavia, Lodi, Cremona e Mantova, la provenienza dei candidati non era a macchia di leopardo, ma da particolari località, soprattutto Viadana, Voghera e il Cremasco. Cosa che fa capire, se occorreva dirlo, quanto poco esteso sul territorio sia il M5S.
Da Lodi viene il candidato Gianluigi Norbiato, diciassettesimo: 58 anni, ragioniere, disoccupato. Dopo una iniziale esperienza nella ditta del padre, si è adattato a fare di tutto, maitre d'hotel, imbianchino, elettrotecnico, arrotino. Se sarà eletto, cosa praticamente impossibile se varrà il Porcellum, il suo intento maggiore sarà "quello di riportare il sociale senza legami di sorta ed espandere al massimo le tecnologie ecologiche". Perché la terra "è l'unico pianeta che si ha e se non lo si tratta un po' bene, il futuro sarà molto difficile se non impossibile".
Di Codogno è Mauro Visigalli, nono: 49 anni, cattolico, coniugato da 13, un figlio. Ha conseguito una laurea in giurisprudenza ed un dottorato in diritto canonico, "sicché la mia professione è quella di avvocato, che esercito sia in Italia che all'estero nei tribunali civili nonché in quelli ecclesiastici e della Santa Sede". Il suo obiettivo risolvere il "problema giustizia".
Sempre di Codogno è Alessandro Montanari. undicesimo: ragioniere, commerciante, attività attuale "confezione e vendita fiori e piante, artificiali e freschi". Quali sono i suoi obiettivi ve li racconta direttamente nel video di presentazione che riporto sotto. Non ho capito se è un caso o autoironia la riproduzione dell'urlo di Munch presente sulla parete di fondo.


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