lunedì 3 dicembre 2012

Il rottamatore rottamato

Parto da una battuta, bisogna saper perdere. Il riferimento è al quotidiano di Lodi, Il Cittadino, "sfegatato" sostenitore di Renzi, o meglio di Guerini, renziano della prima ora, renziano doc, e della sua corte o cortile che sia. La notizia della rottamazione di Renzi da parte degli elettori del centrosinistra viene messa in prima pagina nel taglio basso, niente più d'una sorta di link all'articolo di Emanuele Dolcini, una colonna in nona pagina.


Va detto che, per contro, un giusto peso viene dato all'evento nella sua dimensione nazionale in pagina 3 degli "Interni". Pure con una vignetta che mostra Renzi e la scritta "Adesso" con una croce sopra e sotto "Un'altra volta". Domani è un altro giorno e certamente, passato il magone, la redazione sarà senza dubbio più prodiga.
A Brembio, Bersani ha vinto col 52,4%, 87 voti. Rispetto al primo turno guadagna due voti vendoliani. Renzi è rimasto fermo ai 79 voti del primo turno e poiché l'affluenza è calata, 166 votanti contro i 174 di domenica 25, aumenta comunque in percentuale, passando dal 45,4 al 47,6%. Se può consolare qualcuno.
Nel Lodigiano, secondo i dati raccolti dal Cittadino, Bersani si è portato a casa circa 800 voti in più, raggiungendo quota 5633 e il 60,4%, Renzi dietro con circa duemila voti in meno, 3678, ed una perdita di circa 180 voti. Dolcini mette in evidenza nel suo pezzo una curiosità che come tale cito, il pareggio perfetto a Cavacurta: 27 a 27. Manco a mettersi d'accordo.
Quanto al dato nazionale, Renzi è promosso solo in Toscana, la sua regione. Dopo le sue esperienze come presidente della provincia di Firenze e di sindaco del capoluogo, un promoveatur ut amoveatur? Al di là delle facezie, Renzi ha dichiarato che torna a fare il militante, magari anche il sindaco di Firenze. I fiorentini ringraziano.

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