venerdì 7 dicembre 2012

Tristis est anima mea

La copertina dell'antologia
della prima edizione.
La pima edizione del premio nazionale di poesia "Chiesetta del Monasterolo" risale al 1991/92. Il premio, un'idea del milanese-lodigiano "Gruppo Keraunia per la promozione della parola scritta", fu organizzato dalla rivista di poesia Keraunia, di cui ero il direttore responsabile ed editore, con la collaborazione della Biblioteca comunale di Brembio, in particolare del presidente d'allora, Gianmario Calzari, con il patrocinio del Comune di Brembio ed il sostegno del sindaco di allora Gian Battista Cappelletti, e relativamente alla prima edizione con il concorso della casa editrice Prometheus di Milano. Il premio che aveva come sponsor la Cassa Rurale ed Artigiana Credito Cooperativo di Borghetto Lodigiano prosegui, sempre organizzato dalla rivista Keraunia, fino alla sua ultima edizione 1996-1997.
Nel 2005-2006, per volontà del consigliere comunale Giorgio Soldati, delegato alla cultura, il premio risorse, curato dalla commissione della Biblioteca comunale, guidata da Barbara Alberoni, con la collaborazione in quella edizione dell'editore milanese Albalibri, ricalcando le modalità gestionali ed organizzative delle origini. Fino al 2009, quando - non per altri motivi, va detto - le vicende politiche locali modificarono equilibri e composizione della commissione e le stesse finalità, rompendo con il passato per una sorta di - mi si perdoni l'aggettivo - stupida "presunzione" personale dei "timonieri".
Dico queste cose, perché ieri ho ricevuto una lettera dell'amico Pasquale Balestriere, poeta, vincitore tra l'altro dell'edizione 1992-1993 del "Chiesetta"; lettera che mi ha molto rattristato, come succede per un padre informato d'un figlio che ha intrapreso strade non condivisibili. In tutta sincerità non ho seguito l'ultima edizione del premio e non ho letto alcuna delle opere inviate al concorso. Però mi fido del giudizio dell'amico che mi scrive: "Ieri ho ricevuto il libretto con le liriche del premio Chiesetta del Monasterolo e, confesso, sono rimasto letteralmente inorridito dai componimenti classificati al primo e al terzo posto. Ho poi continuato a leggere le altre ma, pur avendolo fatto piuttosto superficialmente, ho notato che il livello generale è piuttosto basso. Mi ha stupito che non sia stata tenuta in alcuna considerazione un'autrice provetta come Fryda Rota. Poi ho notato che Lei non è più presente in giuria e allora mi sono spiegato un po' di cose. In ogni caso, con siffatta giuria, la mia partecipazione al premio Chiesetta del Monasterolo finisce qui".
Annoto il brano della lettera non per sterile spirito polemico, ma per suggerire alla nuova commissione della Biblioteca, da poco formata purtroppo con gli stessi criteri della precedente, di riflettere sugli ultimi due anni e, relativamente al premio, di ricordarsi che quanto si organizza è un concorso di poesia, non altro.

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