martedì 27 novembre 2012

La volpe e l'uva

"Primarie, Bersani fa il pieno nella Bassa. In tutto il Lodigiano il segretario del Pd raccoglie il 47,50 per cento", contro il 38,08 aggiungo. Titola oggi così Il Cittadino in nona pagina, una delle pagine dedicate a Lodi. Questa, dunque, la realtà delle cose, poi si può dire ciò che si vuole. Mi interessa invece qui annotare un aspetto dell'evento, riportato alla fine nell'articolo di Cristina Vercellone.
Dice la cronista che il segretario provinciale di Rifondazione, Andrea Viani, e quello di Lodi, Enrico Bosani, avevano consigliato agli iscritti di disertare le urne, sostanzialmente ritenendo le primarie una battaglia interna per l'egemonia del Pd. Quasi fossero, insomma, una sorta di forzato congresso anticipato. Supponiamo per un momento che così fosse, almeno nelle pie intenzioni dei renziani dell'ultima ora. La volontà di un ribaltone interno, pensabile per guadagnare chance per un inserimento in lista alle prossime politiche. E non una scelta di linea complessiva del centrosinistra per la scadenza elettorale. Perché non porvi rimedio partecipando? Perché limitarsi a cercare accordi dopo, a giochi fatti, per avere quel minimo di visibilità che - esse est percipi - garantisca la continuazione della propria esistenza? Magra consolazione, quella di Viani che annota, come un osservatore esterno ai fatti della sinistra: "I risultati mostrano che la linea Guerini Renzi è stata sconfitta".
Non condivisibile la prospettiva, anche se realistica è l'affermazione di Bosani: "In Italia le cose non cambieranno a prescindere dal candidato. Il premier dovrà seguire la politica imposta a livello europeo: tagliare miliardi di euro allo stato sociale e mantenere i contingenti militari all’estero, spendendo 2 miliardi all’anno". Qundi? Siamo alla favola della volpe e l'uva. Già, perché per contro: "Alle regionali, invece, la possibilità di cambiare ci sarà". Quindi? Parteciperemo. Un verbo non detto, però ovvia conclusione del discorso. Che lascia, dopo tutta l'acqua passata di questi tempi sotto i ponti, molta perplessità.

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