giovedì 29 novembre 2012

Bersani, una persona perbene che fa cose di sinistra

L'Unità, oggi, pubblica una intervista con Nichi Vendola che dichiara di scegliere Bersani: "Fa cose di sinistra". In sintesi ecco i motivi che fanno propendere il leader di Sel per un voto al ballottaggio in favore del segretario del Pd: "Voterò Bersani, e lo farò perché è una persona perbene, uno dei rari leader politici non affetti da cinismo, un amministratore di talento e soprattutto un uomo di sinistra. Un socialista europeo figlio della migliore tradizione del riformismo italiano". E ancora: "Non c'è dubbio che il lessico e la sensibilità di Bersani sono lontani anni luce dal post-modernismo di ispirazione liberista di Renzi". Ma il mio voto, dice Vendola, non basta: "A Pier Luigi voglio dire che il mio voto l'ha conquistato, ma deve fare lo stesso con quello dei miei elettori. E per farlo non basta il mio sostegno".
Ed ecco, quindi, cosa Bersani, secondo Vendola, dovrebbe fare: "Deve andare oltre il profumo [di sinistra], fare scelte forti e in controtendenza rispetto al pensiero dominante". E il leader di Sel spiega: "Faccio un esempio: davanti al premier Monti che evoca la fine del servizio sanitario nazionale servono parole molto più chiare. Così sulla difesa della scuola pubblica e sulle spese militari. Ci sono orecchie attente, soprattutto tra i più giovani. Ora Bersani può e deve accendere una speranza nel Paese".
Al giornalista, che gli chiede se la critica più dura che fa a Renzi è di non aver rotto col modello liberista che è la causa della crisi con la subalternità della politica ai poteri finanziari e la sua distanza dal mondo del lavoro, Vendola risponde: "Da rottamare è questo modello sociale che ci ha privato di una dimensione comunitaria e solidale e rende sempre più anoressico lo Stato sociale. In Renzi non c'è alcun cenno critico verso l'austerity e la cultura liberista, nessuna eco rispetto all'America che chiede il recupero di un approccio keynesiano".
E ancora sul fatto che Renzi dica no ad un'alleanza con Casini: "È solo un giochino. sul mercato del lavoro il sindaco è più a destra dell'Udc, sulla riforma delle pensioni la pensano allo stesso modo. Devo però ammettere che sul piano della tattica è molto bravo a depistare. Ma a me pare che, sui contenuti, il sindaco sia più in sintonia con la Merkel che con Hollande. Un'altra buona ragione per scegliere Bersani".

Nessun commento:

Posta un commento